Natale in anticipo e all’insegna della dolcezza, al Grand Hotel Vesuvio con l’ottava edizione de «I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti by Mulino...
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«Ci prepariamo alle feste natalizie valorizzando la creatività dei maestri pasticcieri - spiega Antimo Caputo, amministratore delegato di Mulino di Napoli, promotore dell'evento - e le materie prime locali. Abbiamo chiesto ai partecipanti di dare una veste contemporanea al raffiolo, il dolce conventuale che pochi sanno essere nato su imitazione di una pasta ripiena, i ravioli e i risultati sono stati davvero sorprendenti».
A crearne la versione dolce furono, attorno al 1700, le benedettine del monastero di San Gregorio Armeno a Napoli, oggi invece spiccano le varianti dei dolci glassati, reinterpretate dai partecipanti all'evento: il pastry chef della casa, Alessandro Cione ha creato una versione con la farcia (al pistacchio e amarene) e una senza al gusto di roccocò; Salvatore Capparelli, dell’omonima pasticceria napoletana ha proposto un raffiolo col cuore di albicocca e uno con arancia e glassa al cioccolato bianco; Sal De Riso del Bistrot Sal De Riso Costa D’Amalfi si è ispirato a un dipinto trovato tra gli scavi di Oplonti con “Oplontis”, il raffiolo con la glassa ai lamponi; Carmine Di Donna, pastry chef del ristorante di Seiano Torre del Saracino di Gennarino Esposito ha presentato il classico raffiolo con pan di Spagna, ricotta e canditi e l’innovazione è stata nell’utilizzare meno zucchero; Salvatore Gabbiano della pasticceria Dulcis in Pompei ha realizzato un raffiolo con base di panettone e strato di marzapane e ricotta; Marco Infante, del brand napoletano Casa Infante ha proposto il raffiuolo con il mariuolo in corpo che incorpora le 3 forme del raffiuolo a cassata, semplice e nasprato; Marco Napolitano della pasticceria Napolitano di Napoli ha creato il Gran Raffiol d’arancia al sapore di pastiera; i fratelli Andrea e Nicola Pansa, della pasticceria Pansa Amalfi hanno creato Spaccanapoli, un bisquit di cacao con croccante alle mandorle, arancia e mousse di ricotta; Alfonso Pepe, Pepe Mastro Dolciario di Sant’Egidio di Monte Albino ha presentato il raffiolo tradizionale con ricotta di pecora, gocce di cioccolato, marmellata di albicocca; Luca Ranieri, della Pasticceria Ranieri ha ideato una cassatina nuda con cioccolato fondente, ricotta di pecora aromatizzata e mousse di latte; Ciro Scognamillo, della Pasticceria Poppella ha puntato sul raffiolo o’ Spagnolo per ricordare il palazzo della Sanità del suo quartiere: con panna fresca, ricotta e canditi; Sabatino Sirica, dell’omonima pasticceria di San Giorgio a Cremano tra i diversi dolci ha stupito i presenti con una mega versione del raffiolo a cassata e Alessandro Slama, giovane maestro panificatore ischitano ha presentato diversi raffioli: classici, con frutto della passione, fragola, cioccolato fondente, limone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino