«Dolci di Natale», a Napoli il raffiolo diventa moderno

«Dolci di Natale», a Napoli il raffiolo diventa moderno
di Emanuela Sorrentino
Martedì 12 Novembre 2019, 08:00 - Ultimo agg. 12:50
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Natale in anticipo e all’insegna della dolcezza, al Grand Hotel Vesuvio con l’ottava edizione de «I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti by Mulino Caputo». L’evento a tema ha visto quest’anno protagonista il raffiolo, o raffiuolo: uno dei dolci tipici delle feste natalizie, che ha più di 300 anni di storia, reinterpretato da 13 maestri pasticcieri. Accolti dalla famiglia Maione al Caruso Roof Garden dell’hotel di via Partenope i maestri pasticcieri hanno presentato nuovi lievitati realizzati con le farine del Mulino Caputo e particolari versioni del raffiolo.
 

 

«Ci prepariamo alle feste natalizie valorizzando la creatività dei maestri pasticcieri - spiega Antimo Caputo, amministratore delegato di Mulino di Napoli, promotore dell'evento - e le materie prime locali. Abbiamo chiesto ai partecipanti di dare una veste contemporanea al raffiolo, il dolce conventuale che pochi sanno essere nato su imitazione di una pasta ripiena, i ravioli e i risultati sono stati davvero sorprendenti».
 

A crearne la versione dolce furono, attorno al 1700, le benedettine del monastero di San Gregorio Armeno a Napoli, oggi invece spiccano le varianti dei dolci glassati, reinterpretate dai partecipanti all'evento: il pastry chef della casa, Alessandro Cione ha creato una versione con la farcia (al pistacchio e amarene) e una senza al gusto di roccocò; Salvatore Capparelli, dell’omonima pasticceria napoletana ha proposto un raffiolo col cuore di albicocca e uno con arancia e glassa al cioccolato bianco; Sal De Riso del Bistrot Sal De Riso Costa D’Amalfi si è ispirato a un dipinto trovato tra gli scavi di Oplonti con “Oplontis”, il raffiolo con la glassa ai lamponi; Carmine Di Donna, pastry chef del ristorante di Seiano Torre del Saracino di Gennarino Esposito ha presentato il classico raffiolo con pan di Spagna, ricotta e canditi e l’innovazione è stata nell’utilizzare meno zucchero; Salvatore Gabbiano della pasticceria Dulcis in Pompei ha realizzato un raffiolo con base di panettone e strato di marzapane e ricotta; Marco Infante, del brand napoletano Casa Infante ha proposto il raffiuolo con il mariuolo in corpo che incorpora le 3 forme del raffiuolo a cassata, semplice e nasprato; Marco Napolitano della pasticceria Napolitano di Napoli ha creato il Gran Raffiol d’arancia al sapore di pastiera; i fratelli Andrea e Nicola Pansa, della pasticceria Pansa Amalfi hanno creato Spaccanapoli, un bisquit di cacao con croccante alle mandorle, arancia e mousse di ricotta; Alfonso Pepe, Pepe Mastro Dolciario di Sant’Egidio di Monte Albino ha presentato il raffiolo tradizionale con ricotta di pecora, gocce di cioccolato, marmellata di albicocca; Luca Ranieri, della Pasticceria Ranieri ha ideato una cassatina nuda con cioccolato fondente, ricotta di pecora aromatizzata e mousse di latte; Ciro Scognamillo, della Pasticceria Poppella ha puntato sul raffiolo o’ Spagnolo per ricordare il palazzo della Sanità del suo quartiere: con panna fresca, ricotta e canditi; Sabatino Sirica, dell’omonima pasticceria di San Giorgio a Cremano tra i diversi dolci ha stupito i presenti con una mega versione del raffiolo a cassata e Alessandro Slama, giovane maestro panificatore ischitano ha presentato diversi raffioli: classici, con frutto della passione, fragola, cioccolato fondente, limone.

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