KBirr, mercoledì nel centro antico si degusta la «rossa» da bere durante le feste

KBirr, mercoledì nel centro antico si degusta la «rossa» da bere durante le feste
Arte da vedere e da toccare e birra da degustare, tutto rigorosamente fatto a Napoli. Succede, nel cuore del centro storico, tra le mura antiche di Museum shop in Largo Corpo di...

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Arte da vedere e da toccare e birra da degustare, tutto rigorosamente fatto a Napoli. Succede, nel cuore del centro storico, tra le mura antiche di Museum shop in Largo Corpo di Napoli: domani dalle 18 (ingresso libero) l'arte iconica di Le Voci di Dentro di Alessandro Flaminio incontra il gusto speziato della birra artigianale di KBirr, il microbirrificio campano di Fabio Ditto. L'occasione è la presentazione della Natavota Red, l'ultima birra nata in casa Kbirr: rossa, disinvolta, quasi capricciosa con le sue note speziate, è la versione strong della Natavota bionda, la prima etichetta KBirr nata nel 2016 e dedicata a San Gennaro (il nome rievoca l'espressione dialettale 'nata vota per ricordare il miracolo del Santo che si attende e si ripete ogni anno, un'altra volta). Anche questa etichetta rende omaggio al Santo Patrono e con un'immagine ispirata ai lavori de Le Voci di dentro, l'atelier d'arte che è al civico 111 di via San Biagio dei Librai.


L'arte di fare la birra, non filtrata e non pastorizzata, incontra l'eleganza materica della terracotta e il bagliore dello smalto delle creazioni di Alessandro Flaminio che interpreta l'iconografia di San Gennaro in numerose varianti cromatiche. In mostra, per l'occasione, tre opere dell'artista, tra cui il celebre Esercito di San Gennaro, e una tela creata con bottiglie di birra. Un connubio, quello di arte e birra, che a qualcuno può suonare insolito, ma su cui il microbirrificio KBirr sta costruendo la propria identità. «Un modo di dar voce e spazio alla vivace creatività contemporanea napoletana, che si esprime nelle forme più svariate, dalla street art alla scultura», spiega Fabio Ditto che da sempre sostiene l'arte contemporanea del territorio facendosi promotore e mecenate di tanti progetti, luoghi e artisti partenopei come Roxy in the box, Luigi Masecchia, Nicola Masuottolo, Eddy Ferro e gli Iron Angels del Rione Sanità. Agli studenti dell'Accademia di Belle Arti e al loro progetto Cuore di Napoli, Kbirr ha persino dedicato una birra in tiratura limitata, la Cuoredinapoli, un'American Pale Ale che porta in etichetta proprio il loro cuore pixellato.


E il prossimo progetto? «Sarà con i bambini e i ragazzi della Casa dei Cristallini della Sanità e il laboratorio artistico Magnà - anticipa Ditto - nove etichette, nate dalle mani dei bambini che hanno utilizzato il collage e la pittura». La protagonista è sempre Napoli: da vedere, da scoprire e da bere. Da qui anche il motto del microbirrificio che è #drinkneapolitan. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino