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Cinquant’anni di crescita umana e professionale, nel solco di una tradizione senza tempo che caratterizza il settore enogastronomico di Sorrento e dintorni. Una evoluzione storica con la partecipazione ad eventi internazionali che hanno contribuito a qualificare e ad impreziosire l’immagine del territorio nell’ambito dell’ospitalità. Un sodalizio che festeggia un appuntamento tutto d’oro, con due giorni focalizzati da un fitto cartellone di eventi che abbracciano anche la Città, con una sfilata per le principali strade di Sorrento. Lunedì e martedì prossimi, l’Associazione cuochi Penisola sorrentina, infatti, festeggia cinquant’anni di attività, l’evento coincide anche con la Festa regionale dei cuochi 2022.
L’Associazione cuochi Penisola sorrentina muove i primi passi nel 1972 per iniziativa di 11 chef che costituiscono una “delegazione” di cuochi, con l’obiettivo di promuovere l’immagine di una professione che si è sempre adeguata alle tradizioni del territorio. La consacrazione del sodalizio avvenne in occasione del Congresso nazionale della Federcuochi, ospitato nel 1977 Sorrento, con l'atto ufficiale della istituzione dell'Associazione cuochi Penisola sorrentina, presieduta da Antonio Tramontano.
Martedì, quindi, la Festa regionale dei cuochi 2022 e dei 50 anni dell’Associazione Penisola sorrentina. Verranno ricordati Carmine Marzuillo e Antonino Pollio, soci onorari recentemente scomparsi. Le strade di Sorrento verranno inondate di bianco, con le giacche di più di 400 cuochi. La giornata partirà con la sfilata da piazza Angelina Lauro per proseguire lungo il corso Italia fino alla Cattedrale, dove verrà celebrata la messa per il Santo Patrono dei cuochi San Francesco Caracciolo. Seguirà l’omaggio a Sant’Antonino, Patrono della Città. I festeggiamenti, dedicati agli iscritti e agli ospiti, proseguiranno all’hotel Vesuvio. «Ricoprire la carica di presidente dell’Associazione cuochi Penisola sorrentina – sottolinea Salvatore Severi - è un grandissimo onore, soprattutto, perché si inserisce sulla scia di importanti predecessori, chef che hanno contribuito alla crescita del settore gastronomico del territorio esportando i nostri sapori valorizzando la peculiarità delle materie prime in tutto il mondo. Dedico questa festa a loro e a tutti i soci che oggi appartengono a questa grande famiglia».
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Il Mattino