Benito La Vecchia è stato confermato alla guida del Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop. Laurea in Economia, 34 anni, proveniente da una famiglia...
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Con la nuova governance il Consorzio di Tutela punta a rilanciare un prodotto di grande versatilità, “sorella di latte” della mozzarella di bufala campana Dop. Nel 2018 sono stati prodotti oltre 58mila chili di ricotta di bufala campana Dop e oggi il Consorzio, nato nel 2016, conta 12 soci produttori.
Il presidente La Vecchia annuncia le linee guida del suo mandato: «Dopo i primi tre anni di esperienza – sottolinea – quello che si apre sarà il triennio dell’affermazione e dello sviluppo di tutte le potenzialità straordinarie di un prodotto unico per caratteristiche organolettiche e proprietà nutrizionali. Abbiamo portato a termine un lungo lavoro di riassetto organizzativo e burocratico del Consorzio, ora metteremo in campo politiche di promozione capaci di far conoscere al meglio la ricotta di bufala campana Dop». La sfida è anche di incrementare le quantità di prodotto certificato, «in un momento storico importante, in cui i consumatori sono sempre più consapevoli e chiedono sempre più il prodotto a marchio Dop rispetto a quello generico», spiega La Vecchia.
La parola d’ordine è sinergia: «Incrementeremo la collaborazione con i nostri colleghi del Consorzio Mozzarella Dop, ma non solo – aggiunge – visto che tra gli obiettivi strategici c’è anche quello di ampliare la rete di intese con gli altri Consorzi di tutela italiani e camminare uniti per il successo del Made in Italy di eccellenza».
Il primo banco di prova ci sarà a breve: «Stiamo preparando un cartellone di iniziative che vedranno protagonista il nostro prodotto e si snoderanno durante l’anno, per ora non sveliamo altro», conclude il presidente.
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Il Mattino