Michele Moio è scomparso oggi all’età di 91 anni. Ci lascia una figura leggendaria del vino campano, uno di quelli che ha tenuto duro in una fase in cui...
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Michele Moio è stato uno degli ultimi testimoni di un’epoca antica, più concreta e lontana dalle ritualità e dalla gogna burocratica quotidiana moderna. Una leggenda vivente del vino campano e meridionale, che ha festeggiato i 90 anni insieme ai figli Rosa, Bruno e Luigi, ai familiari e agli amici più cari nella famosa cantina nel cuore di Mondragone. Il suo lascito storico è chiaro, semplice, facile da descrivere: grazie a lui il Falerno è diventato il vino che ha vissuto due volte. La prima come rinomato cru in epoca romana, quando il territorio del Massico era una sorta di Bordeaux che produce i vini più ricercati e più costosi, cantati da poeti e raccontati da scrittori. La seconda come Primitivo, portato alla fine dell’800 dal conte Falco da Gioia del Colle perché in questa conca d’oro, non ancora deturpata dalla speculazione edilizia e dalla perdita del senso estetico del bello le condizioni sembravano ottimali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino