Parte al Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop, che ha sede nelle Reali Cavallerizze della Reggia di Caserta, il nuovo anno di studi della Scuola di formazione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dalla zootecnia fino alla produzione, dunque: tutti gli anelli della catena hanno bisogno di studi e approfondimenti per un approccio sempre più al passo con i tempi: «Questa - prosegue Raimondo - è la sfida che il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop ha lanciato con la nascita della prima Scuola nazionale di formazione al Sud e l'unica in Italia gestita direttamente da un organismo consortile». L'accreditamento del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop nel sistema formativo regionale ha colmato un gap del Mezzogiorno e ha aperto le porte a una formazione di alta qualità. «Quel progetto ha compiuto un anno e va avanti spedito - commenta il direttore del consorzio, Pier Maria Saccani - la chiave per il successo è creare professionalità adeguate in un settore, quello lattiero caseario, dove non si può più improvvisare, anche per dare risposte puntuali e stringenti al tema della sicurezza alimentare, sempre molto avvertito dai consumatori». La nascita della Scuola lattiero-casearia, curata in particolare da Alessandro Garofalo e Giampiero Perna del settore Assistenza e Ricerca del Consorzio, ha inaugurato una stagione di crescita, che si basa su giovani, formazione, ricerca e innovazione tecnologica, asset strategici per l'ulteriore sviluppo della mozzarella Dop.
«I giovani - aggiunge Saccani - sono il presente e il futuro del consorzio e tanti di loro stanno tornando a impegnarsi nella filiera bufalina: il 39% degli addetti nel comparto (15mila in totale) sono under 32, mentre il 32% sono donne.
Il Mattino