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Salvatore Tortora, maestro pasticciere di San Paolo Bel Sito (Napoli) e pastry chef di “Espresso Napoletano”, con il suo dolce natalizio milanese ha portato Napoli e l’Italia sul tetto del mondo, aggiudicandosi la Panettone World Cup, sbaragliando la concorrenza di colleghi provenienti da Italia, Svizzera, Spagna, Stati Uniti e Francia.
Le finali si sono svolte a Lugano, in Svizzera, dal 5 al 7 novembre scorsi presso il Palazzo dei Congressi, coinvolgendo 24 finalisti, che sono stati giudicati da una giuria di alto profilo, composta da Massimo Ferrante (presidente di giuria vincitore della Coppa del Panettone 2019), Paco Torreblanca (Spagna, tra i migliori pastry chef europei), Massimo Turuani (Svizzera), Jimmy Griffin (Irlanda, maestro panettiere), Fabrizio Galla (Relasi dessert), Debora Massari (tecnologa alimentare), Davide Malizia (campione del mondo Zucchero artistico), Gianbattista Montanari (dimostratore Corman e esperto panettoni), Frank Dépéries (Francia), Bruno Buletti (specialista panettone), Vittorio Santoro (direttore Cast Alimenti) e Roberto Rinaldini (campione del mondo).
La giuria ha decretato un podio tutto tricolore, Infatti, alle spalle del nuovo campione del mondo troviamo, nell’ordine, il salernitano Fiorenzo Ascolese e il pistoiese Massimiliano Lunardi.
Tortora nasce a Casamarciano.
“Espresso Napoletano” è il format per cui opera Tortora, che vanta quattro location: tre a Napoli e dintorni e una a Mentone, in Francia. Una quinta è in procinto di essere inaugurata nel Principato di Monaco. Nel format sono stati selezionati, progettati e realizzati oltre un centinaio di prodotti tipici dell’arte culinaria partenopea, miscelando le diverse anime della sua cultura gastronomica.
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