Coronavirus, l'attrice Carol Alt chiarisce: «Le fosse comuni negli Stati Uniti un'idea intelligente»

Coronavirus, l'attrice Carol Alt chiarisce: «Le fosse comuni negli Stati Uniti un'idea intelligente»
In piena emergenza coronavirus le immagini delle fosse comuni per le vittime negli Stati Uniti hanno suscitato indignazione in tutto il mondo. Carol Alt, modella e attrice, prova...

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In piena emergenza coronavirus le immagini delle fosse comuni per le vittime negli Stati Uniti hanno suscitato indignazione in tutto il mondo. Carol Alt, modella e attrice, prova a chiarire il perché di questa scelta. «Credo che ci sia un fraintendimento nel modo in cui gli altri paesi del mondo vedono la situazione delle fosse comuni a New York. So che ha creato molto scalpore, ma bisogna spiegare al mondo che è un’idea molto intelligente», spiega all'Adnkronos.


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Le fosse comuni sono ad Hart Island, l’isoletta di fronte al Bronx che ospita le salme dei ‘dimenticati’ o di chi non può permettersi un funerale. «In realtà l’isola di Hart Island è sempre stata un grande cimitero - spiega l’attrice americana protagonista di un film italiano, ‘Un figlio di nome Erasmus’, dal giorno di Pasqua disponibile sulle piattaforme streaming - Nessuno può andare a fare un giro nel parco dell’isola, perché è un grande cimitero per persone che non hanno amici o parenti che le reclamano. È una situazione temporanea, legata al momento».

Per la Alt «un tema molto importante è che in questo momento le chiese sono chiuse, non si possono fare funerali - spiega - Quindi anzi, penso che sia una idea veramente intelligente. Quando tutto sarà finito, le persone potranno andare a recuperare i loro cari. Ma credo che si debba spiegare, altrimenti posso capire che la gente degli altri paesi sia spaventata, e pensi che ci siano semplicemente migliaia di morti buttati nelle fosse: non è così».
 

«Il momento per la città è molto difficile, ma i newyorkesi hanno un particolare modo di reagire - prosegue l'attrice spiegando come sta vivendo la drammatica pandemia di Coronavirus New York, città in cui è nata e in cui si trova in questo momento - È gente molto ottimista, guardano alle situazioni come questa come fosse una sfida, un’opportunità, e soprattutto, sembra strano a dirsi ma sono persone che si prendono molta cura l’uno dell’altro nei momenti duri». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino