«Ero stato catapultato in un mondo che non era il mio, ma la depressione mi è venuta due o tre anni fa e non per astinenza da video, ma perché non potevo...
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La separazione dalla madre di suo figlio Zack, poi la crisi economica: «È successo intorno al 2008 – ha spiegato a “Chi” - quando c'è stato il crollo degli immobili e il lavoro ha iniziato a scarseggiare. Avevo investito tutti i soldi in un appartamento a Milano e ho dovuto venderlo perché si era svalutato. Così sono andato a vivere in Romagna per guardare il mare e fare i conti con me stesso. Ma, quando ho capito che Zack aveva bisogno di me, mi sono trasferito vicino a lui, poco fuori Firenze».
Ha cercato di stare al suo fianco: «Ho venduto le cose più care che avessi e ho spiegato a mio figlio il valore del denaro. Ma ho cercato di non fargli mancare le cose che per noi erano importanti. Andavamo tutte le settimane al cinema a vedere i film appena usciti. Per portarlo alla prima di Star Wars rinunciai a fare la spesa, non mangiai per giorni».
Poi l’Isola che per lui è stata un’esperienza positiva: «Mi è servita perché volevo rimettermi in gioco e lasciare dei bagagli emotivi. Ho trovato il coraggio di guardare in faccia alcuni errori, come la fine della storia più importante della mia vita e di chiedere scusa a mio figlio per le mie mancanze». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino