Oggi, 22 aprile, è la giornata mondiale della Terra. L'Earth Day si prefigge lo scopo di provare a guarire la Terra. Giunta alla 48esima edizione questa iniziativa...
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L'Italia fa la sua parte con il Villaggio per la Terra, aperto a Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio a Roma dal 21 al 25 aprile, per spostare l'attenzione sui rischi che corre il nostro pianeta. Il tema dell'edizione 2018 è la lotta all'inquinamento da plastica: ogni minuto finisce in mare l'equivalente di un camion pieno. In un anno sono 8 milioni di tonnellate. Soltanto su metà del Pacifico, fra la California e le Hawaii, galleggia un'isola di plastica grande tre volte la Francia. Per non parlare dei rifiuti che rimangono a terra. Ovunque, la plastica indistruttibile avvelena la terra, l'acqua e (se bruciata) l'aria, soffoca e intossica gli animali e le piante, entra nella catena alimentare e finisce nei nostri piatti. Ma mentre per l'altra emergenza ambientale globale, il cambiamento climatico, i singoli possono nell'immediato fare poco, cercando di fare pressione su governi e aziende, per la plastica ognuno può fare molto. Semplicemente, riducendo i propri rifiuti di questo materiale: dal bere acqua del rubinetto a comprare detersivi alla spina, dall'usare borse di tela per fare la spesa a riutilizzare le bottiglie.
L'obiettivo è spostare all'indietro le lancette dell'Overshoot Day, il giorno che segna l'esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare in un anno e che arriva sempre prima: oggi la popolazione mondiale 'consumà 1,6 pianeti all'anno, con un trend che porta a 2 pianeti entro il 2030. La prima volta che si superò quota un pianeta fu all'inizio degli anni '60, ma nel 1975 l'Overshoot Day era il 28 novembre, l'anno scorso il 2 agosto. L'Enea, proprio per questo, presenta la mostra 'Plastica, dinamiche di un'erà, per puntare il dito contro l'uso scorretto e l'abuso del materiale. Uno degli obiettivi resta infatti quello della sensibilizzazione dei singoli: con la reiterazione dei semplici ma basilari consigli per contribuire alla salvaguardia del pianeta, primi passi di una rivoluzione culturale dall'impatto non immediato ma che potrebbe contribuire a cambiare le sorti del mondo. Piccoli gesti, a partire da una temperatura di casa sostenibile, anche attraverso la riduzione delle dispersioni termiche delle abitazioni. Per continuare con la lotta agli sprechi, da quello dell'elettricità (spegnendo le luci e scegliendo gli elettrodomestici 'giustì) all'acqua fino a quello del cibo. Passando per la raccolta differenziata ed un utilizzo intelligente dei mezzi di trasporto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino