Giulia De Lellis sta vivendo un momento d'oro nella vita professionale e sentimentale. Mancano pochi giorni al suo esordio letterario, ma non dimentica i momenti difficili...
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«Ho il libro in borsa e questa sera sarò a casa. Ho voglia di raccontarvi qualcosa quindi ora potete chiedermi se avete delle preferenze di un periodo, di un momento, di un qualcosa che in particolar modo vi incuriosisce e magari posso leggervi, se nessuno si arrabbia, qualche anteprima», fa sapere prima di essere bersagliata dai quesiti dei followers.
«È la mia storia - aggiunge - è quello che io ho provato e le fasi che un po’ tutti quando vengono traditi, sia in amicizia che in amore, tendono a passare. Succede sempre così, in questi casi. Tu sai cosa è giusto fare, perché lo sai, ma ciò non influisce minimamente sulle tue scelte. Con solenne slancio, fai una mossa intelligente, come asciugarsi i capelli sotto la doccia: lo rivedi».
Alla domanda sulla rabbia non può che non parlare di lui, di quel fidanzato (Andrea Damante) che l'ha delusa. «Ecco un altro motivo per cui lo odio. Non è solo il fatto che mi ha mancato di rispetto e questa cosa mi fa venire, per ovvie ragioni, le bolle al cervello. Sono proprio questi segni che mi vedo addosso, questo cinismo che mi fermenta dentro, la purezza e l’ingenuità che mi ha strappato via senza anestesia. Come si può rimanere integri, d’altronde, quando tutto il tuo mondo emotivo finisce sottosopra?!».
Le curiosità sono tante e c'è una che la spinge a parlare dei flirt che nascono dopo un dolore simile. «Una delle principali reazioni, quando una storia finisce, è cercare subito un rimpiazzo. Si tratta del famoso “chiodo schiaccia chiodo” che dovrebbe, in teoria, aiutarti a distrarti, ad allontanarti da pensieri infelici e a riscoprire te stessa, con la giusta dose di frivolezza. In pratica significa che flirti e ti sollazzi con altri ragazzi per far capire al tuo corpo che è finita, che non è più suo, che la tua pelle non è più in esclusiva, che quella relazione non c’è più. Io non so esattamente cosa ci sia di divertente nell’uscire con altri. Tutti mi suggeriscono che devo farlo e dunque ci provo. Magari riesco… invece il dilemma è che ottengo esattamente l’opposto. Mi fanno tutti schifo».
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Il Mattino