L’Irlanda riabilita la donna che sparò a Mussolini

L’Irlanda riabilita la donna che sparò a Mussolini
ROMA Dopo quasi un secolo l'Irlanda tributa i suoi onori ad una donna, Violet Vilson, che mai come nessun altro arrivò vicinissima ad uccidere Benito Mussolini. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROMA Dopo quasi un secolo l'Irlanda tributa i suoi onori ad una donna, Violet Vilson, che mai come nessun altro arrivò vicinissima ad uccidere Benito Mussolini. Il Consiglio comunale di Dublino ha deciso di dedicarle una targa. Dopo un lunghissimo silenzio. Era il 7 aprile 1926, ricorda la Bbc, quando Violet Wilson sbucò dalla folla a Roma durante un comizio del duce e sparò, sfiorandogli il naso. Tre colpi, prima che la pistola si inceppasse e la donna venisse assaltata dai sostenitori di Mussolini, fino all'intervento della polizia che la arrestò. Dopo un periodo di detenzione in Italia, venne trasferita in Inghilterra, per evitare l'imbarazzo di un processo pubblico. Poi venne ricoverata in un manicomio, fino alla sua morte, nel 1956. Una parabola molto triste per la figlia di un aristocratico anglo-irlandese, il barone Ashbourne, e debuttante alla corte della regina Vittoria. Quasi 100 anni dopo il fallito attentato, la città di Dublino ha deciso di dedicarle una targa per ricordare «un'antifascista impegnata a cui deve essere data la giusta collocazione nella storia delle donne irlandesi, della nazione e del suo popolo». Nella mozione approvata dal Comune si ricorda che all'epoca «le autorità britanniche e la sua famiglia preferirono vederla come pazza che come politica». Il consigliere indipendente Mannix Flynn, che ha presentato la mozione, ha denunciato proprio che «per qualche strana ragione, l'establishment irlandese e quello britannico l'hanno completamente ignorata». Ricordando «come la maggior parte delle persone, e in particolare le donne, che hanno fatto cose straordinarie, vengono sempre messe in secondo piano». Mentre al contrario, ha sottolineato, sia nella prima che nella seconda guerra mondiale «le donne erano proprio lì con gli uomini».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino