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Per costruire un mondo in cui ogni bambino abbia la possibilità di giocare e imparare, Lego Foundation lancia «Build A World of Play Challenge» un concorso globale da oltre 128 milioni di euro. L'obiettivo è finanziare soluzioni coraggiose e d'impatto che supportino lo sviluppo infantile, in quella che Anne-Birgitte Albrectsen, ceo Lego Foundation, ha definito «un'emergenza globale della prima infanzia», caratterizzata da una perdita di accesso a servizi e assistenza e aggravata ancor più dalla pandemia.
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Con «Build A World of Play Challenge» Lego Foundation invita tutte le organizzazioni che si occupano di aiutare i più piccoli in qualsiasi parte del mondo, di fare proposte per ottenere una parte dei fondi.
«Tutti i bambini hanno il diritto di sentirsi al sicuro e di avere accesso a un'istruzione e a un'assistenza sanitaria di qualità. Ad oggi però, lo sviluppo della prima infanzia non solo è stato scarsamente riconosciuto, ma anche gravemente sottofinanziato», ha commentato Thomas Kirk Kristiansen, presidente del consiglio di amministrazione Lego Foundation, e rappresentante della quarta generazione della famiglia proprietaria del Gruppo Lego. «I bambini sono i costruttori di domani. Per costruire un mondo migliore per le generazioni future - puntando su innovazione e azione - dobbiamo lavorare insieme. Se non investiamo sui più piccoli, non investiamo nel nostro futuro collettivo».
Nel 90esimo anniversario del marchio Lego, l'investimento nello sviluppo della prima infanzia è più importante che mai. Tra marzo 2020 e febbraio 2021, 167 milioni di bambini in 196 paesi hanno perso l'accesso ai servizi di cura ed educazione della prima infanzia. Gli studenti della scuola pre-primaria hanno avuto difficoltà ad avere accesso all'apprendimento a distanza, con un impatto su 120 milioni di bambini. Tra il 2018 e il 2020, una media tra 290.000 e 340.000 di bambini all'anno sono nati in una condizione di rifugiati, il che significa che quasi un milione di bambini sono nati profughi.
Il Mattino