OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La tecnologia e la tradizione. A Castellammare la perfetta sintesi nello stabilimento della Fincantieri. Gli alunni delle IV B e C dell'Istituto Tecnico Navale Nino Bixio di Piano di Sorrento hanno toccato con mano questa realtà, grazie alla visita dello stabilimento organizzata dall'Unione Industriali Napoli con l'iniziativa “Studiare l'Impresa, l'impresa di studiare”. Accolti dal direttore, l'ingegner Francesco Lubrano di Marzaiuolo, anche lui orgoglioso ex studente di un istituto nautico, i ragazzi hanno avuto la possibilità di visionare i reparti dello stabilimento e seguire anche una dettagliata spiegazione sull'evoluzione tecnica e sui successi che hanno accompagnato lo stabilimento stabiese. Dall'Amerigo Vespucci a Zeus, il battello per sperimentare la navigazione del futuro, dalla vela al gas naturale liquefatto, all'idrogeno. Ed è proprio questa evoluzione che ha appassionato gli studenti del Bixio, soprattutto sui tempi che mancano ancora prima di arrivare alle emissioni zero nel settore navale. «L'inizio della sperimentazione - ha detto l'ingegner Lubrano di Marzaiuolo - è sempre lenta perché mancano le attrezzature e la possibilità di stivare a terra i nuovi combustibili. Poi, man mano che si va avanti, i tempi di impiego massivo si riducono notevolmente». E un esempio concreto viene proprio dal cantiere di Castellammare dove nel 2014 è stato varato il primo traghetto alimentato a gas naturale liquefatto. Era il traghetto Gauthier, costruito per un armatore del Québec. Ebbene solo oggi, a 9 anni di distanza, si comincia a vedere l'impiego dell'alimentazione a Gnl nelle grandi flotte. E ci vorranno ancora degli anni per un impiego totale perché ancora non esiste una vera e propria rete di depositi costieri di Gnl, gas metano raffreddato a -160 gradi.
Gli allievi del Bixio sono rimasti affascinati anche dalla localizzazione del cantiere, una scelta fatta dai Borbone che vollero Castellammare per costruire bastimenti, guidati dalle fonti dell'acqua e dai boschi del Faito.
L'evoluzione industriale è arrivata negli anni, sempre guidata dalle capacità tecnica delle maestranze: Navalmeccanica nel 1939, Italcantieri dal 1966, Fincantieri a partire dal 1984. Gli anni iniziali della industrializzazione furono quasi esclusivamente dedicati alle Bulk Carrier (portarinfuse), navi vuote con bassissimo impegno di ore/lavoro per la costruzione. La svolta arrivò nel 2000, con le commesse di Tirrenia e Grimaldi per la costruzione dei traghetti. Navi cosiddette complesse, per le quali il monte ore/lavoro lievitò sensibilmente. Ma mentre si costruivano traghetti si pensava all'innovazione. Il varo del Gauthier alimentato a gas naturale liquefatto è stato quello del primo natante al mondo che non montava i serbatoi del gas sul ponte. E il futuro? È sempre qui, con Zeus: il primo battello sperimentale che può navigare con una propulsione elettrica alimentata da batterie (zero noise) e a idrogeno (zero emission).
Il Mattino