Eros e tanathos, dannazione, passione e morte di ispirazione baudelaireriana nel film “I Fiori del Male” di Claver Salizzato interpretato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Salizzato, storico del cinema, già collaboratore di Sergio Leone, torna a dieci anni da 'Eleonora D'Alborea' con Caterina Murriro, a dirigere un'opera in costume. Il film, è prodotto da Christian Vitale (CF Production) e sarà distribuito a Roma, Ciampino, Milano, Napoli, Caserta e Palermo. Nel cast anche Antonello Friello, Cristiano Priori, Pasquale Greco, Graziano Scarabicchi, Donatella Pandimiglio, Francesco Castiglione, Rita Charbonnier, Mario De Candia e Prospero Richelmy.
“I Fiori del male – spiega il regista – è un’opera basata prevalentemente sulla suggestione delle immagini e delle inquadrature, degli ambienti e degli arredi, della luce e dei costumi, trattandosi di tre storie d’epoca, liberamente tratte dalla vita, gli amori e le passioni di altrettanti personaggi femminili realmente esistiti e divenuti parte dell’immaginario letterario e culturale del mondo intero”.
Tre ritratti. Tre donne. Tre cortigiane. Attraverso tre secoli, dal ‘500 al primo ‘900. Veronica, Margherita e Greta: personaggi femminili realmente esistiti ed entrati nella storia, ma colti per un attimo fuori di essa. In uno spazio vuoto, né nella realtà, né nell’immaginazione, in quel luogo dove tutto potrebbe essere successo. Dentro un palazzo di antichi Signori, in una sala quasi completamente vuota (un tavolo-scrittoio, una chaise-longue, un letto a baldacchino, pochi oggetti di arredamento), i cui affreschi d’altra epoca cadono ormai a pezzi, esse – ognuna di esse – nel corso della propria storia cinematografica, incontrano alcuni personaggi della loro vita. Uomini e donne che hanno contribuito a determinare, nel bene e nel male, nei vizi e nelle virtù, nella buona e nella mala sorte, le loro esistenze. Una galleria tenuta insieme da un solo tema: l’amore sacro e l’amor profano e l’impossibile conciliabilità fra essi. Il sesso e la carne o l’anima e lo spirito? Introdotte e presentate da un Maestro di Cerimonie in frac, che dirige e scandisce a proprio modo la narrazione, le protagoniste scopriranno che l’amore vero non può coniugarsi altro che con la castità della passione e/o della morte.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino