Al Palapartenope, Marco Calone è già sold out: sul palco ci sarà anche Guè Pequeno

Al Palapartenope, Marco Calone è già sold out: sul palco ci sarà anche Guè Pequeno
Marco Calone torna sul palcoscenico per una “Notte particolare”. Il concerto, già sold out, si terrà venerdì 18 novembre...

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Marco Calone torna sul palcoscenico per una “Notte particolare”. Il concerto, già sold out, si terrà venerdì 18 novembre al Palapartenope di Napoli dove, tra i tanti ospiti, ci sarà anche il noto rapper e produttore discografico Guè Pequeno che ha collaborato con Calone per il singolo “Tu si particolare”.

Nel concerto, l’artista napoletano mescola abilmente la sua passione per il rap alla narrazione puramente neomelodica.  “Credo che un concerto debba essere pensato col cuore, deve lasciare qualcosa a chi vi partecipa – dichiara l’artista -. La stessa cosa vale per la musica: le canzoni devono essere fatte con il contenuto, con il messaggio, con il flow travolgente. Fai la differenza grazie a come dici le cose, il flow rende originale un pezzo e chi lo canta”.

Figlio d’arte (suo padre è il cantautore Franco Calone e sua madre la cantante e attrice Cinzia Oscar) Marco ha iniziato la sua carriera da bambino ed è risuscito in pochi anni a lasciare il segno nella scena neomelodica napoletana. I suoi video vantano decine di milioni di visualizzazioni, numeri paragonabili a quelli dei più celebri nomi della scena pop italiana, risultati che lo hanno spronato a organizzare il suo concerto (ormai sold out) in uno dei teatri napoletani più grandi per capienza. “La musica neomelodica – continua Marco -  è certamente buona parte della mia vita: se io adesso sono noto sui social, se mi esibisco ogni sera, è grazie ad essa, le sono devoto.  E’ una cultura che si espande. Purtroppo, però, nel mondo neomelodico rischi di essere la copia della copia, io sto lavorando per essere unico!  E la mia collaborazione con artisti del calibro di Guè lo dimostra. Indipendentemente dal genere, la chiave dev’essere la musica: il miglior cantante è quello che dopo tante esibizioni non perde mai la voce e riesce sempre a trasmettere al suo pubblico – conclude Marco -. Per questo io mi sento particolarmente responsabile ed emozionato per questo concerto. La nostra responsabilità come artisti è sapere che trasmettiamo, influenziamo, cambiamo in qualche modo le persone”. 

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Il Mattino