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Si chiude con le scuse della trasmissione e la conseguente remissione della querela la vicenda che ha visto Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi scendere in campo nel 2017 contro Report, in seguito a un'inchiesta sugli studi di Papigno, in Umbria, dove il premio Oscar ha girato La vita à bella e Pinocchio. Il 26 febbraio «il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela - si legge nella nota diffusa dal legale di Benigni e Braschi, l'avvocato Michele Gentiloni Silveri - il dibattimento pendente nei confronti dei dottori Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci», rispettivamente autore dell'inchiesta e curatore del programma. «Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report - continua la nota - erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti, relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno».
A seguito di querela, la procura della Repubblica di Roma aveva rinviato a giudizio i dottori Mottola e Ranucci per diffamazione aggravata. «Durante il corso dell'istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei signori Braschi e Benigni - prosegue la nota - e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato.
E ancora: «L'acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come: La vita è bella, Pinocchio e La tigre e la neve. Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono riusciti a recuperare buona parte dell'ingente investimento effettuato in occasione dell'acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno. A conclusione della realizzazione del loro ultimo film, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni hanno venduto, nel 2005, i teatri di posa di Papigno a Cinecittà Studios, una Società per Azioni leader del settore, all'epoca a gestione privata. Dal momento dell'acquisto da parte di Cinecittà Studios, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni non hanno avuto più alcuna responsabilità, nella gestione successiva di Cinecittà Studios. Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti».
Finanziamenti allo spettacolo, Benigni querela Report: «Notizie false e diffamatorie»
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