«Sono Roberto, vengo da Roma, ho 53 anni e faccio l'agente immobiliare». Così si era presentato, sabato scorso, Roberto Grilli, in studio come concorrente...
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Come scrive Repubblica.it, infatti, Roberto Grilli è stato il superteste del processo di Mafia Capitale, che ha seguito l'inchiesta 'Mondo di mezzo', almeno fino a quando, esattamente un anno fa, aveva ritrattato tutte le sue accuse nei confronti di Massimo Carminati. Nel 2012, infatti, lo skipper fu fermato in Sardegna con oltre 500 kg di cocaina nascosti nello scafo della sua barca; tra il carcere (ha rischiato una pena di 15 anni per narcotraffico) e la possibilità di collaborare, Grilli scelse la seconda tirando in ballo l'ex Nar conosciuto a Roma come "Er Cecato".
Fu Grilli, quindi, a indicare le responsabilità di Carminati nell'ambito del processo per 'Mondo di mezzo'. Il 14 giugno 2016 l'uomo, nell'aula bunker di Rebibbia, aveva dichiarato: «Da quando è uscita sui giornali tutta la storia di Mafia Capitale ho perso il lavoro e sono rimasto indigente, vivo in semi-barbonaggio e faccio fatica anche a vestire in maniera dignitosa». Una settimana dopo, però, ritrattò tutte le sue accuse, sostenendo che fosse stato il suo legale a imporgli di testimoniare contro Carminati per entrare nel programma di protezione testimoni. Quando ciò non avvenne, Grilli negò tutto.
Sabato scorso, invece, l'uomo appariva sorridente ed elegante, dimostrando anche una certa conoscenza di cultura generale. Ha risposto a parecchie domande, ma è caduto (è proprio il caso di dirlo) sul nome del killer del film 'Il silenzio degli innocenti'. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino