In Italia nei primi dieci mesi del 2018 sono già 106 le vittime di femminicidio, mentre dal gennaio 2000 a ottobre di quest’anno sono 3.100 le donne uccise dagli...
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Dunque, la sfera sentimentale paradossalmente rappresenta il fattore di maggior rischio per il genere femminile, che troppo spesso s’imbatte in relazioni pericolose, dove il possesso e il dominio da parte dell’uomo vengono scambiate per amore. E quando aprono gli occhi e decidono di uscirne, restano vittime della violenza estrema.
Racconta una storia del genere “Doppia identità”, l’ultimo brano del rapper Domity, che nei suoi pezzi frequentemente affronta tematiche sociali. E stavolta ha avvertito l’urgenza di narrare la vicenda di una ragazza che appare come una sbandata, persa nell’alcol e nella droga, ma che invece nasconde una sofferenza profonda: è legata a un uomo che la picchia, intrappolata in un amore insano che ha ucciso i sogni di quand’era adolescente e che finirà per stroncare anche la sua vita. «L’amore non è questo, l’amore non è femminicidio», afferma Domity, alias Marco Montanino, commentando il suo brano. Una canzone che già nel titolo contiene un messaggio preciso: non si può negare un problema tanto grave, celandosi dietro una doppia identità, ma bisogna assolutamente denunciare. Solo così si potrà uscire da questo vortice di soprusi e aggressività: «Bisogna troncare le relazioni insane che sfociano in episodi di violenza – sostiene il rapper campano, mettendo in guardia ogni donna da quegli uomini che mascherano la gelosia morbosa, spacciandola per amore. E continua: «La musica può essere un altoparlante per far capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. E la violenza è sempre sbagliata».
Ed è singolare che una presa di posizione così netta arrivi proprio dal mondo del rap, dove spesso si canta e decanta il machismo e nei videoclip che accompagnano le canzoni le ragazze sono quasi sempre prede da conquistare. Invece, nel caso di “Doppia identità” si esce da certi cliché e si fa i conti con una cruda realtà: «Nel momento in cui proponi un tema forte, come la violenza sulle donne, e dimostri a tutti che questa è una cosa sbagliata, fai passare il messaggio che quello non è un atteggiamento giusto – spiega ancora Marco Montanino –. Ho scritto questo brano un po' di tempo fa, in un periodo della mia vita in cui, oltre a captare dai vari media le notizie su questo fenomeno, mi confrontavo e ascoltavo in prima persona storie che poi mi hanno portato a pensare molto. Ed è così che è nato "Doppia identità"». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino