«Il matrimonio al sud», l’ultima impresa di Casa Surace; uno spaccato in chiave ironica su cosa significa sposarsi in Italia del sud. L’amore per la...
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Una narrativa complessa, moltissime scene e il cast al completo, “Il matrimonio al sud” è ad oggi la produzione più lunga della factory. Antonella Morea nelle vesti della suocera, gli immancabili nonni a presidiare le tradizioni e i protagonisti di sempre nelle vesti degli amici degli sposi. «Il matrimonio è un cammino spirituale, ma non per la coppia. Per gli invitati!», spiega Daniele Pugliese, il Temerario di Casa Surace. «Conosco gente che non è stata più ritrovata dopo l’invito del matrimonio perché si è smarrita in qualche tappa o tra una portata e l’altra». Il matrimonio al sud non è la consacrazione di una coppia ma di tutto un paese, e come in ogni paese che si rispetti il ristorante diventa una vera e propria piazza dove parenti, amici lontani o di vecchia data si ritrovano. Il regista di Casa Surace, Simone Petrella, racconta l’esperienza che c’è dietro questo video.
«A volte si pensa che il matrimonio duri un giorno ma in realtà è un evento lungo quasi un anno, che prevede tante usanze poco note. È un tema per Casa Surace affascinante, volevamo raccontarlo da circa tre anni e ora c’è stata la maturità per farlo.
Il Mattino