«La colpa» di Roberto Russo venerdì 26 gennaio al centro sociale di Pagani

«La colpa» di Roberto Russo venerdì 26 gennaio al centro sociale di Pagani
Venerdì 26 gennaio, a partire dalle ore 21:00, è in programma "La colpa" un testo di Roberto Russo con l'interpretazione di Pierfrancesco Califano e la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Venerdì 26 gennaio, a partire dalle ore 21:00, è in programma "La colpa" un testo di Roberto Russo con l'interpretazione di Pierfrancesco Califano e la regia di Carmine Califano del "Collettivo Acca".


Continua presso il centro sociale di Pagani, sito in via Alcide De Gasperi, la seconda edizione di "Assenze", la rassegna che quest’anno affronta, nei vari atti unici di "Autori Italiani Contemporanei" presentati dal "Collettivo Acca", il tema della paura nelle sue molteplici sfaccettature.

"La colpa" è un testo di Roberto Russo, apprezzato commediografo di testi come "NeroLuce", "Il Re", "Il grande Cirillo", "La camorra sono io", "Mortal Kabaret",che lo collocano tra gli attuali protagonisti di quella corrente artistica definita della “Nuova Drammaturgia Napoletana”.   

L’estro drammaturgico di Russo in questo testo gode di una scrittura acuta ed intelligente con innumerevoli riferimenti alla quotidianità e, parallelamente, alla cultura popolare.

Pierfrancesco Califano, diretto da Carmine Califano, interpreta in maniera estremamente versatile Tonino, il protagonista della vicenda; un “uomo qualunque” che si ribella e si dimena dal terrazzo di casa propria, utilizzato come un pulpito per richiamare all’attenzione di chi lo ascolta in chiave brillante e amara allo stesso tempo, complotti e furberie perpetrate tra l’indifferenza di un mondo senza’ anima.

Una “voce del Sud” per denunciare, tra rabbia e frustrazioni, “il complotto dei fetenti”. Un complotto che lo tiene in vita ma che, allo stesso tempo, lo consuma.
Tonino conosce i nomi; sa, e rivela infine, di chi è la colpa di tutto il malessere di questo Paese! 
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino