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Il dibattito attorno alla figura di Fedez ha oscurato i temi del lavoro e dei diritti. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Socialcom con l’ausilio della piattaforma Blogmeter su oltre 1,5 milioni di conversazioni analizzate sul web nel periodo compreso tra l’1 e il 3 maggio. Nel complesso infatti sono state pochissime le menzioni sui temi relativi al lavoro (17,2k) e al Ddl Zan (6,5k), così come quelle su Rai (16,3k) e Primo maggio (11,8k).
Il rapper milanese ha battuto in termini di visualizzazioni la tv pubblica. Il video del suo concerto, postato dal cantante sul proprio profilo Instagram, è stato visto dieci volte di più rispetto alla seconda parte dell’evento andato in onda su Rai3. Nel dettaglio, Fedez su Instagram ha totalizzato più di 15 milioni di visualizzazioni e 95k commenti a fronte di uno share Tv del 6,7%, che ha visto coinvolti 1.497.000 spettatori. Le polemiche sul web, dunque, hanno avuto maggior pubblico rispetto al concerto.
Nel dettaglio sono oltre 1,5 milioni le conversazioni registrate in rete e direttamente riferibili alla vicenda, con un volume di interazioni totali superiore ai 20 milioni.
I canali che hanno generato le maggiori mentions e il maggior engagement nei social network sono quelli dei principali organi di informazione italiani: la stampa nazionale ha dato molto risalto alla vicenda, orientando la discussione sia in base alle reazioni della politica che al mood degli utenti social.
Tra i personaggi politici che hanno ricevuto il maggior tasso di engagement ci sono Giuseppe Conte (1,1 milioni), Matteo Salvini (715k) e Luigi Di Maio (213k). La ricerca di Socialcom-Blogmeter ha rilevato che i top 10 politici per engagement (2,7 milioni di interazioni) sono ben lontani dalle cifre raccolte dal rapper (16 milioni di interazioni)
Dall’analisi emerge inoltre che sono stati 156 i parlamentari (Camera + Senato) che hanno fatto almeno un post sull’argomento, inserendosi nel flusso delle conversazioni. I parlamentari più attivi sono stati quelli del M5S (38,5% totale dei post estratti), seguiti dai colleghi di Lega e Fdi.
«La narrazione sul tema ha subito varie mutazioni», osserva Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom. «In una prima fase del dibattitto si è parlato prevalentemente del Ddl Zan, poi si è proseguiti con la polemica sulla Rai, dovuta alle pressioni dei partiti circa una possibile riforma, per chiudere con i temi legati ad Amazon e Nike, brand ai quali Fedez è vicino. E’ evidente che siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che la partita del consenso si gioca sul web», chiosa.
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Il Mattino