Wallace Roney, 59 anni, l'unico trombettista mai protetto da Miles Davis, è morto ieri mattina di complicazioni legate al coronavirusal St. Joseph's University...
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Il jazzista, nato a Filadelfia il 25 maggio 1960 era cresciuto con Clark Terry, Woody Shaw e Dizzy Gillespie, prima di essere accettato alla corte dei Miles Davis dal 1960: suo riconosciuto maestro, gli doveva lo stile e l'approccio creativo alla musica come alla vita. Grazie a quell'apprendistato di lusso, Roney all’inizio degli anni Novanta è arrivato a suonare contemporaneamente con due capiscuola, i batteristi Art Blakey e Tony Williams. Ha inciso una ventina di album, compreso il più recente «Blue dawn-Blue nights», uscito l'anno scorso per la HighNote Records last year. Ha vinto un Grammy nel 1994, in compagnia dei reduci del quintetto di Davis - Herbie Hancock, Wayne Shorter, Tony Williams e Ron Carter - per «A tribute to Miles». Ha suonato con Chick Corea, Lenny White, Gary Bartz, Pharoah Sanders, Ornette Coleman, Michael Brecker e Geri Allen, sua ex moglie, scomparsa nel 2017. Aveva uno stile personale, per quanto devoto al culto del maestro a cui doveva tutto, con un fraseggio brillante sulle progressioni con le quali amava creare tensioni usando accordi fuori tonalità,Nella sua evoluzione aveva trovato tempo per svolte funky, fusion persino per un incontro con il dj Val Jeanty. Nel 2014 aveva portato sul palco, con un'orchestra di 19 elementi, musiche composte da Wayne Shorter durante la sua esperienza nel quintetto di Miles Davis.
Nel 2016 si era esibito a Napoli, Arena Flegrea, nel quintetto di Chick Corea al fianco di Kenny Garrett al sax, Christian McBride al basso e Marcus Gilmore alle percussioni.
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Il Mattino