Giancarlo Antognoni incontra i Giffoner: «Lo sport salva mente e corpo»

Giancarlo Antognoni incontra i Giffoner: «Lo sport salva mente e corpo»
«Dopo quello che è accaduto con la pandemia, riprendere è sempre bellissimo e sono felice che qui a Giffoni ci sia stato un grande afflusso di gente». Un...

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«Dopo quello che è accaduto con la pandemia, riprendere è sempre bellissimo e sono felice che qui a Giffoni ci sia stato un grande afflusso di gente». Un fiume in piena quello di Giancarlo Antognoni, incalzato dalle domande dei Giffoner in Sala Blu all’interno del format “Lete porta lo sport al Giffoni”, creato da Acqua Lete.  Il campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982 e bandiera della Fiorentina tra gli anni 60' e 80', ha incontrato ragazze e ragazzi nella sezione “Impact” del Giffoni film destival.

«Bisogna avere valori nella vita e crederci. A Firenze ho scelto io di rimanerci e oggi non mi pento. Oggi tutti mi riconoscono, mi salutano con grande affetto e mi fanno la festa. Non ho vinto nulla alla Fiorentina, ma ho ricevuto il cuore e sono stato trattato nel modo migliore. – ha detto alla platea dell’Impact – Fare sport è salutare, fare calcio per chi è appassionato è fondamentale, non bisogna pensare di diventare Maradona, Zico o Pelè. Già conta molto praticare e questo è un insegnamento che va dato ai giovani. I valori dello sport travalicano lo sport stesso e si inseriscono nella esistenza dei piccoli. Fargli fare sport serve ad allenare e migliorare il fisico ma anche la mente. La cosa principale poi è comunicare con i compagni, in una squadra come nella vita di tutti i giorni. Oggi i social e i telefonini non permettono una comunicazione vis-à-vis».

Durante l’incontro, il campione del mondo ha ricevuto l’Impact Award per i suoi meriti sportivi e umani, dentro e fuori dal campo: «Emozionante ricevere questo premio dalle mani dei giovani. – ha detto commosso –Ci tenevo a ricevere questo riconoscimento da loro che sono il futuro. Bisogna dargli credito e spazio nel modo migliore». E poi un piccolo consiglio ai giovanissimi calciatori delle scuole calcio “Giffoni Salvatore Anselmo” e “Virtus Junior Giffoni” che ha incontrato in Sala Verde: «Per fare sport a livello elevato ci vuole sacrificio, passione e rinunciare a certe cose, anche se è difficile fare rinunce a 15 anni».

 

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Il Mattino