Prima al Teatro San Carlo di Napoli, stasera, per «La Traviata» di Giuseppe Verdi diretta da Ferzan Ozpetek che assistito allo spettacolo nel palco reale del Massimo...
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Tra gli ospiti d'onore anche il commissario per Bagnoli, Salvatore Nastasi, Paolo Siani, direttore della Fondazione Polis e fratello di Giancarlo Siani, e l'artista Carmen Giannattasio. Nel palco reale anche Mariano Bruno e Michele Lignola, entrambi consiglieri di indirizzo della Fondazione Teatro San Carlo. Ferzan Ozpetek, stregato dal fascino del Teatro più antico al mondo e dalla città, ha voluto riallestire personalmente lo spettacolo sin dalla prima prova, restando a Napoli anche in concomitanza con le riprese del suo nuovo film intitolato Napoli velata, a pochi mesi dal consenso di pubblico e di critica ottenuto da Rosso Istanbul. La traviata, ambientata da Ozpetek nel 1910 anziché 1847, ha le scene del tre volte premio Oscar Dante Ferretti (The Aviator 2005; Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street 2008; Hugo Cabret2012) e i costumi di Alessandro Lai, firma molto apprezzata sia nel mondo cinematografico che in quello lirico. Sul podio, a dirigere Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo Renato Palumbo, direttore di origine veneta che torna al San Carlo dopo diversi anni di assenza (l'ultima volta, nel gennaio del 2004, diresse Gustavo III di Verdi per la regia di Ruggero Cappuccio).
Il rispetto assoluto della partitura, con piglio rigoroso ma non dogmatico, è alla base del suo percorso di ricerca incentrato sulla dimensione drammaturgica dell'opera e sulla sua evoluzione europea, da Rossini a Marschner, da Donizetti e Bellini a Verdi, Meyerbeer, Puccini e Giordano.
Il Mattino