Colpo di scena al Palazzo di Giustizia di Manhattan. Deposizione a sorpresa al processo per molestie e stupro contro Harvey Weinstein: l'attrice italiana Emanuela...
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La Mann, da accusatrice, è diventata accusata dopo esser crollata lunedì in un attacco di panico durante il controinterrogatorio: i difensori di Weinstein l'hanno descritta come un'opportunista, pronta a soddisfare gli appetiti sessuali del produttore di Hollywood da lei definito in una email «una specie di padre». Pur ammettendo di aver avuto più volte rapporti consensuali con Weinstein, la Mann è stata tuttavia ferma nel definire uno stupro l'episodio del marzo 2013 in un hotel di Manhattan. «Voglio che la giuria sappia che lui è il mio stupratore», ha dichiarato sotto giuramento.
Il controinterrogatorio della Mann, allora aspirante attrice e oggi parrucchiera, è un altro esempio delle difficoltà che la procura di New York sta incontrando nello sforzo di far condannare Weinstein. Venerdì era stata Jessica a raccontare l'episodio del 2013 che avrebbe coinvolto la Postacchini e la procura, nonostante le proteste dei legali di Weinstein, ha subito chiamato l'attrice italiana a deporre nonostante il controinterrogatorio della Mann non fosse ancora terminato.
Ventotto anni e ruoli in «The Alienist», «The Last Ship» e da ultimo «Who is America» con Sasha Baron Cohen, Eleonora aveva conosciuto Weinstein l'anno prima a Venezia e la Mann solo la sera prima, durante un party pre-Oscar al Soho House di Los Angeles: «Semplicemente una stretta di mano».
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Il Mattino