Giù la maschera. Anticipando di qualche giorno l'arrivo della quaresima, nel timore che la commedia potesse assumere i canoni della tragedia, i tifosi sono ieri sera...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Salutato Angelo D'Agostino con l'impegno di fargli sapere quanto prima modalità e condizioni per effettuare l'operazione, i tifosi si sono trasferiti a casa Dell'Anno, al Jose Sabroso, dove la riunione è proseguita anche davanti alle telecamere alla presenza di Gianluca Festa. Al sindaco, che ha più volte chiesto l'esposizione diretta degli imprenditori in questione ribadendo che l'investimento economico non sarebbe eccessivo, i tifosi hanno chiesto ed ottenuto che questa mattina convochi Izzo e Circelli ad un tavolo per sapere «cosa chiedono per lasciare la società in mano agli avellinesi». Questa mattina dalla sede di palazzo di città, il primo cittadino li contatterà telefonicamente convocandoli anche con una pec intorno ad un tavolo da tenersi «possibilmente entro la giornata di lunedì».
La mossa dei tifosi ha spiazzato soprattutto Nicola Circelli che giovedì sera aveva annunciato di essere pronto a rilevare le quote del suo antagonista investendo della missione l'avvocato Vincenzo Todaro. Il legale nativo di Foggia ma residente a Napoli, con un passato nel Cda del Bisceglie fino al 24 gennaio scorso ma anche una squalifica di un anno per illecito risalente a diversi anni fa, ha chiarito che è al fianco di Circelli solo in veste di consulente: «Sono stato chiamato da Circelli per la questione sorta con l'altro socio - ha ribadito Totaro - ma non sono interessato all'Avellino né voglio rientrare nel calcio. In questa fase sono oberato di impegni e non mi interessa rimettermi in gioco. Io faccio l'avvocato, sono un esperto di diritto societario, non entro con nessun ruolo in nessuna società. Ho incontrato Ligi Izzo e il collega Teodoro Reppucci che lo assiste. Ci stiamo mettendo tanta buona volontà per risolvere la questione anche perché sono bravi ragazzi ma non si possono fare società dall'oggi al domani, senza conoscersi e senza empatia. Forse non c'era neanche un progetto imprenditoriale concreto, solo tanta disponibilità. Dispiace per le diatribe ma ho sempre auspicato un avvicinamento tra le parti perché sono due brave persone». Parole pronunciate nel primo pomeriggio che facevano presagire un accordo in vista. Da ieri sera, però, lo scenario è cambiato. I tifosi spingono per mandare via sia Izzo che Circelli con l'obiettivo dichiarato di far nascere una società made in Irpinia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino