Casertana, è l'ora di Origlia e Starita: Ginestra cambia attacco con il Bari

Casertana, è l'ora di Origlia e Starita: Ginestra cambia attacco con il Bari
Dopo l'entusiasmo dei duemila tifosi che giovedì sera hanno assistito dalla tribuna del Pinto alla presentazione ufficiale del progetto di completo restyling...

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Dopo l'entusiasmo dei duemila tifosi che giovedì sera hanno assistito dalla tribuna del Pinto alla presentazione ufficiale del progetto di completo restyling dell'impianto, per l'ambiente rossoblù ora è tempo di concentrarsi sul campionato. Per l'ultima giornata del girone d'andata il calendario riserva la visita della corazzata Bari e la Casertana vuole mettersi il vestito della festa. Prevista la «giornata rossoblù» (non saranno validi gli abbonamenti e le tessere di favore) per il match che comincerà con un quarto d'ora di ritardo (il fischio d'inizio è previsto per le 17.45) su disposizione del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, per dare un importante segnale di protesta al Governo riguardo la richiesta di defiscalizzazione a favore delle società che militano nei tornei di terza serie.


Il tecnico Ciro Ginestra sta pensando alla formazione da opporre al Bari con qualche dubbio ancora da sciogliere, che potrà fare soltanto dopo la seduta di rifinitura che la Casertana sosterrà al Caduti di Superga di San Prisco, se non nelle ore immediatamente precedenti l'inizio della partita. La scelta di San Prisco è stata dettata dall'esigenza di risparmiare il manto erboso del Pinto, già piuttosto sollecitato dalle abbondanti piogge di questi giorni. Si parte dalla difesa la cui composizione finale dipende dallo stato di forma evidenziato in questi giorni da Rainone. Il capitano rossoblù si sta allenando ormai a pieno regime dopo il problema alla caviglia accusato nel derby contro l'Avellino, per cui è possibile che possa completare il terzetto di retroguardia insieme a Silva e Caldore. Il rientro dal primo minuto di Rainone consentirebbe a Ginestra di tornare a schierare Longo come quinto di centrocampo dopo che nelle ultime uscite è stato impiegato come braccetto di destra difensivo proprio per effetto dell'assenza del capitano. Soluzione ottimale poiché Adamo non è ancora al meglio della condizione, mentre quella di utilizzare il mancino Paparusso domenica scorsa a Terni è stata una soluzione dettata proprio dall'emergenza che lo stesso Ginestra è stato costretto ad affrontare per l'occasione. La scelta circa la restante composizione del centrocampo, dipenderà dal tipo che atteggiamento che Ginestra vorrà dare alla sua squadra. Fermi restando gli impieghi certi di D'Angelo come mezzala destra e del rientrante Santoro, assente contro la Ternana per squalifica, in cabina di regia (Lezzi è ancora fuori gioco, lo rivedremo in campo soltanto a inizio 2020), bisogna capire l'utilizzo di Zito.


Una propensione più offensiva suggerirebbe, infatti, la conferma dell'ex Salernitana sulla fascia sinistra con conseguente impiego del marocchino Laaribi come mezzala sinistra. Uno schieramento più conservativo, invece, vedrebbe Zito come mezzala mentre sulla fascia mancina verrebbe, pertanto, impiegato Paparusso che in tal caso partirebbe favorito rispetto a Zivkov. Per quanto riguarda l'attacco, infine, out Floro Flores, fermato da una distrazione muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra occorsagli domenica scorsa a Terni, e quasi certa l'assenza di Castaldo, ancora alle prese con i postumi della distorsione con versamento alla caviglia, Ginestra dovrebbe affidarsi nuovamente alla coppia formata da Starita (otto reti in campionato per lui finora) e Origlia, anche se non è da escludere l'impiego di Cavallini che, però, dopo l'exploit di Coppa Italia contro il Catanzaro dello scorso agosto, non è stato particolarmente brillante nelle altre occasioni in cui il tecnico rossoblù lo ha chiamato in causa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino