Cavese, la rabbia di Campilongo: «L'arbitro ha condizionato la gara»

Cavese, la rabbia di Campilongo: «L'arbitro ha condizionato la gara»
«Un arbitro bravo non avrebbe sbagliato la misura della seconda ammonizione a Scoppa, avendo già espulso poco prima Gerardi. Tra l’altro su quell'intervento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Un arbitro bravo non avrebbe sbagliato la misura della seconda ammonizione a Scoppa, avendo già espulso poco prima Gerardi. Tra l’altro su quell'intervento non c’è fallo perché Scoppa ha preso nettamente la palla». Sasà Campilongo non usa mezzi termini contro il signor Scarpa di Collegno, che ha diretto ieri Casertana-Cavese.

Il tecnico degli aquilotti non ha dubbi: «Tutto questo è nato dal fatto che a fine primo tempo non siamo stati a guardare, mentre tutti i componenti della Casertana sono andati a lamentarsi con l’arbitro, non so poi per cosa. La Casertana ha fatto due tiri in porta, un rigore e il gol sul quale secondo me c’è anche fallo. C’è rammarico e c’è rabbia perché abbiamo disputato una buona partita rispetto a tutto quello che abbiamo trascorso nelle ultime settimane».

Secondo l'allenatore della Cavese, dunque, l'arbitro ha condizionato nettamente la gara con le sue decisioni: «Mercoledì giochiamo col Catanzaro, avremo De Franco e Matera di rientro dalla squalifica, ma perdiamo appunto Gerardi e Scoppa. La coperta era già corta prima, ora lo è ancora di più solo perché l’arbitro ha indirizzato la partita dove voleva»

Tour de force da qui in avanti, con una partita ogni tre giorni fino a metà aprile. «Una situazione che crea difficoltà non tanto per il fatto di non potersi allenare con un programma di lavoro intero di una settimana. Piuttosto, il problema sarà il pieno recupero di calciatori che non si sono allenati per venti giorni».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino