«Il format dei campionati per me va già bene così. Più che a una riforma, piuttosto, penserei a incrementare i contributi ai club virtuosi, che tengono...
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«Ad oggi la Serie C a 60 squadre contribuisce a diffondere il calcio professionistico su tutto il territorio nazionale. E una riforma potrebbe penalizzare i piccoli club, ma soprattutto le società del sud. Aumentando invece i contributi, si può rendere la terza serie come una categoria utile a formare i giovani calciatori, lanciando i più meritevoli nel calcio che conta».
Il massimo dirigente biancoblu ha fatto esplicito riferimento alle società che puntano sul minutaggio degli under, piuttosto che fare spese folli per tesserare i grandi nomi. Ovviamente tirando acqua al mulino di una società, appunto la Cavese, che quest'anno è stata la seconda in Italia in termini di presenze di giovani in campionato.
«Se proprio dovessero approvare la riforma di cui si parla, alla Serie B a 40 squadre ammetterei proprio quelle società che hanno valorizzato gli under».
Riguardo al futuro, Massimiliano Santoriello non fa menzione della questione allenatore. Il rapporto tra la Cavese e Sasà Campilongo potrebbe essere all'epilogo e non mancano i rumors su potenziali sostituti. Il patron biancoblu è stato più esplicito, ma non troppo, sulle idee di calciomercato.
«Non conoscendo gli esiti di questo campionato, non è possibile concludere accordi. Ma abbiamo avuto già numerosi contatti. Abbiamo già una buona struttura di squadra e non c’è dunque esigenza di ricostruire da zero. Ovviamente puntiamo a migliorarci rispetto a quanto fatto in questa stagione. In uscita abbiamo ricevuto diverse richieste, ma non vogliamo smantelleremo assolutamente l'intelaiatura di quest'anno». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino