Un Napoli dalla mentalità europea per gioco, attenzione difensiva, intensità e colpi decisivi dei singoli. Tutto ciò gli azzurri di Ancelotti hanno espresso...
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Atteggiamento tattico mantenuto anche con i tutti i cambi ruolo per ruolo e cioè gli inserimenti di Llorente al posto di Lozano, Zielinski per Insigne e Elmas per Allan: Napoli con un 4-4-2 equilibrato dall'inizio alla fine, senza mai speculare sull'avversario ma cercando di proporre sempre la propria idea di gioco e con la capacità di stringere i denti nei momenti di sofferenza. Fondamentale in partite del genere infatti è la forza offensiva ma anche la solidità difensiva, quella mostrata dal Napoli contro lo squadrone di Klopp. Gli azzurri hanno difeso benissimo di squadra con il sacrificio da parte di tutti, a cominciare da attaccanti e centrocampisti, e con la capacità di aggredire alto quando possibile ma soprattutto di tenersi bassi nei momenti in cui bisognava tenere a bada i pericolosissimi attaccanti del Liverpool. E poi superlativo è stato il rendimento dei singoli difensori che non hanno mai perso duelli negli uno contro uno: superba la prova di Mario Rui al cospetto di Salah, gigantesco Koulibaly, prezioso di testa Manolas e già una garanzia Di Lorenzo a destra in fase di contenimento contro un osso duro come Manè.
Un Napoli europeo per la risposta che è riuscito a dare in termini di intensità, reggendo alla pari il ritmo forsennato del Liverpool e anzi venendo fuori alla distanza: una grande prestazione dal punto di vista agonistico, gli azzurri hanno mantenuto alla grande il ritmo contro la capolista di Premier. Il Napoli ha retto in ogni fase del match, ribattendo colpo su colpo ai reds, e schiantando la loro resistenza negli ultimi dieci minuti. Una grande prova dal punta di vista atletico, gli azzurri hanno corso molto e bene fronteggiando alla pari gli avversari sia negli scatti nel breve che nella corsa lunga.
In partite del genere poi con il livello tecnico così alto diventano decisive le giocate dei singoli e tutto ciò è avvenuto contro il Liverpool. Una giocata da campione è stata quella di Llorente, una zampata da centravanti vero quella del raddoppio: lo spagnolo ha beffato Robertson e il portiere Adrian sfruttando al meglio una loro indecisione. Freddezza ha mostrato Mertens nel trasformare il rigore decisivo. Preziose alcune chiusure difensive di Koulibaly per vie centrali e di Mario Rui su Salah, l'avversario più pericoloso. Decisive due parate di Meret, soprattutto la seconda sul bomber egiziano dei reds. Pochissime sbavature, la più evidente di Manolas, qualche palla persa in uscita e poi quasi la perfezione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino