De Laurentiis attacca Sarri e la squadra: «Salvo solo Insigne, gli altri senza cazzimma»

Il 3-1 del suo Napoli al Bernabeu lo ha sorpreso in negativo, non tanto per il risultato quanto per l'atteggiamento. tanto basta al presidente Aurelio De Laurentiis per...

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Il 3-1 del suo Napoli al Bernabeu lo ha sorpreso in negativo, non tanto per il risultato quanto per l'atteggiamento. tanto basta al presidente Aurelio De Laurentiis per attaccare tutti. Dai microfoni di Premium Sport, il numero 1 del club azzurro è un fiume in piena, e tira in ballo - anche senza mai nominarlo - anche con il tecnico Maurizio Sarri: «Non voglio entrare nel merito delle scelte e non mi permetto di dare consigli - le sue parole - Posso non condividere alcune scelte fatte ma me lo tengo per me. Non dico che avrebbe dovuto giocare Milik al posto di Mertens. Il problema è che si dovevano trovare delle alternative prima della Champions. A me non interessa vincere sempre in campionato perché poi in Serie A puoi recuperare, però la sperimentazione di tutti e 26 i giocatori mi permette di capire gli acquisti, i moduli e tutto il resto. Se no arriviamo alla fine del campionato con qualcuno che non ha mai giocato», la puntualizzazione critica di De Laurentiis. «Si cerca sempre di difendere le loro posizioni - ha aggiunto - mentre va difesa solo la posizione della società. È fondamentale capire se posso contare sul quel giocatore o no, invece così alcuni giocatori non giocano mai e io non potrò capire se ho sbagliato o meno a investire quelle cifre».

 

Troppa differenza tecnica con il Real Madrid? «Io - risponde il numero 1 del club - non credo che ci sia questa grossa differenza di qualità perché i giocatori del Real hanno stipendi assurdi e impensabili. Questa sera è mancata la precisione e l'aggressività. Se noi pensiamo che ogni volta giocando con la linea alta vogliamo battere tutti sbagliamo: in certe gare dovremmo usare una tattica diversa ma queste sconfitte sono salutari perché ci fanno crescere. Noi abbiamo giocatori che ci invidiano tutti e mi arrivano molte offerte che io rimando al mittente. Noi siamo una società giovanissima, siamo partiti dalle ceneri e il fatto di essere da sette anni consecutivi in Europa significa che stiamo lavorando benissimo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino