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C'è la Lazio che attende l'esito del vertice tra Insigne e De Laurentiis. Una rottura (assai improbabile) potrebbe indurre il club di Lotito a presentare una offerta al Napoli: ma l'impressione è che gli azzurri diranno di no, preferendo andare a scadenza. Di sicuro, o Insigne accetta un rinnovo al ribasso, o difficile che si arrivi alla firma. Insomma, non si smuove di una virgola il mercato del Napoli. Ramadani ha promesso di farsi vivo per portare una offerta per Koulibaly ma all'orizzonte, per la gioia di Spalletti, non si muove nulla. Bisogna attendere ancora ma non si può dare per scontata la liquidazione di un giocatore valutato un anno fa 70 milioni. Non ci sono extra-budget: e su questo De Laurentiis è stato chiarissimo. Questa è l'estate dell'austerity. Quello che entra verrà speso. E senza concedere deroghe alla linea che prevede il contenimento dei costi. Così, per permettersi uno (ma anche due) tra Thorsby della Sampdoria, Berge dello Sheffield United, Koopmeiners dell'AZ Alkmaar e Zakaria del Borussia Monchengladbach deve dare via uno dei big. Oppure creare il solito tesoretto targato Giuntoli, che potrebbe arrivare dalle cessioni di Malcuit, Ounas e Tutino. Una decina di milioni che servirà per coprire le operazioni da fare solo in prestito. Senza obbligo di riscatto. Non semplice. Ma oggi è così. D'altronde, il motivo per cui si è già arenata la trattativa per Camara dell'Olympiakos è proprio sulla formula. I greci pensano al titolo definitivo.
La pista degli scambi pure stenta a decollare.
Il Napoli ha ripreso ad allenarsi nell'afa nel centro tecnico di Castel Volturno. Oggi è in programma una doppia seduta e poi domani la partenza per Monaco di Baviera dove sabato c'è la sfida al Bayern. Stanno per terminare le ferie sia Fabian che Ospina ma nessuno dei due partirà con la squadra. Prima ci sono da fare i test. Preparazione che subisce piccole accorgimenti proprio a causa del grande caldo. Tra due giorni, Spalletti potrebbe dover ricorrere a uno schieramento di emergenza, vista l'assenza in mediana di Demme. Ieri provato Zielinski nel mezzo della mediana a tre. A proposito di Demme: ieri a Roma è stato sottoposto a intervento chirurgico per la rottura/avulsione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. L'operazione, in un primo momento, sarebbe dovuta eseguirsi a Innsbruck poi la scelta di Villa Stuart. L'operazione è durata meno di un'ora: poteva anche farne a meno, ma il timore è che potesse esserci una ricaduta. In questo modo, salvo imprevisti, tra i 60 e gli 80 giorni è previsto il suo ritorno in campo. Diciamo, per la gara col Torino del 17 ottobre.
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