Eric Abidal e il trapianto di fegato: «Tutto è avvenuto in modo regolare»

Eric Abidal e il trapianto di fegato per salvargli la vita: «Tutto è avvenuto in modo regolare»
Dalla paura alla felicità, fino al presunto scandalo che avrebbe coinvolto anche il Barcellona. La vicenda della donazione del fegato, che ha consentito a Eric Abidal di...

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Dalla paura alla felicità, fino al presunto scandalo che avrebbe coinvolto anche il Barcellona. La vicenda della donazione del fegato, che ha consentito a Eric Abidal di sopravvivere al tumore che lo aveva colpito nel 2011, aveva gettato parecchie ombre sulla regolarità delle procedure necessarie per il trapianto che salvò la vita all'ex terzino sinistro francese. Oggi, però, una prima relazione da parte dell'Organizzazione nazionale trapianti, in Spagna, ha stabilito che tutto è avvenuto in maniera regolare.





I dubbi erano sorti qualche settimana fa, quando il giornale spagnolo El Confidencial aveva pubblicato alcune intercettazioni telefoniche di Sandro Rosell. Il presidente del Barcellona, in un colloquio telefonico con un uomo la cui identità non era stata rivelata, si era mostrato piuttosto nervoso riguardo la donazione dell'organo per 'Abi': «Mi stai dicendo che abbiamo comprato un fegato in modo illegale e lo abbiamo spacciato per quello del cugino?».

L'indiscrezione, almeno stando al rapporto della Ont, citato da 20minutos.es, sarebbe però falsa. Secondo l'ente sanitario, infatti, tutte le norme sarebbero state rispettate: non solo è stato acclarato che il donatore era effettivamente un cugino dell'ex calciatore, che l'organo era compatibile e che la scelta era stata libera e consapevole, ma anche che c'erano tutte le condizioni, non solo sanitarie ma anche psico-sociali, affinché il trapianto potesse essere effettuato. «Tutti i parametri, compresi i più severi, sono stati rispettati. Tutto è avvenuto in modo trasparente e legale», assicurano dall'Ont.

Nel frattempo, il caso è finito anche sotto la lente degli ispettori del Dipartimento della salute della Catalogna: l'indagine, però, è ancora in corso e solo nei prossimi giorni saranno diffusi i primi risultati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino