Luciano Spalletti aveva avvisato le big del calcio europeo oltre un mese fa, dopo la vittoria del Napoli a La Spezia: «Raddoppiare? Certo che vogliamo raddoppiare». Certo che vogliamo raddoppiare, cioè vincere lo scudetto e arrivare alla finale di Champions. Ecco perché, eliminato l'Eintracht e raggiunti per la prima volta i quarti, il tecnico ha lanciato un chiaro messaggio a uno dei tecnici più vincenti, Pep Guardiola. 

Spalletti si è mostrato irritato del “giochino” di Guardiola a proposito del ruolo del Napoli e della sua forza perché sa che è cominciato, appunto, il giochino mediatico di allenatori che dicono di non essere favoriti per la conquista della Champions per poter “vendere” meglio l'eventuale successo, dandogli il valore di una vera e propria impresa. E così, sistemati i colleghi italiani con quello strepitoso +18, Luciano sente di poter alzare già la voce con chi allena il City, il Bayern, il Real Madrid, il Chelsea. Ma neanche per un istante pensa e dice che al suo Napoli sta bene così e che considera già tanto trovarsi tra le 8 regine d'Europa. Vuole di più perché sa che questa squadra ha straordinari mezzi ed è in grado di superare anche il prossimo ostacolo. 

Il sorteggio di Nyon inciderà. Negli ottavi è andata bene: cinque gol all'Eintracht senza subirne alcuno. Il Napoli è così forte, anche in campo internazionale, da non consentire spesso di valutare esattamente il valore del suo avversario. E, a proposito di investimenti, Spalletti sa che in campo possono avere un peso relativo. Lo ha dimostrato in Italia e nelle precedenti sfide di Champions e vuole confermarlo anche nelle prossime sfide, rispondendo con i fatti al “giochino” di Pep.