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L'incubo Erling Haaland tormenta i sonni del Siviglia. La squadra andalusa che domani a Dortmund, nel ritorno degli ottavi di Champions, tenterà l'impresa di rimontare il 2-3 subito in casa dal Borussia all'andata, dovrà vedersela di nuovo con il fenomenale ventenne norvegese che sta battendo ogni record in fatto di reti. Haaland ne ha fatte due anche ai sivigliani, ed è il capocannoniere di Champions con otto reti.
Invece la sua ultima prodezza in fatto di gol è stata inutile: sabato scorso, nel 'Klassiker' contro il Bayern, ha fatto doppietta nei primi nove minuti della sfida, ma alla distanza è venuto fuori il grande rivale Lewandowski con una tripletta che ha dato il successo ai bavaresi. Ma domani è un'altra storia, il Siviglia trema e l'allenatore Julen Lopetegui e il dg Monchi (al quale, quando lavorava per la Roma, l'allora giovanissimo norvegese venne consigliato) sono ben consapevoli che sia Haaland il pericolo numero uno.
Tanto per fare dei paragoni, Messi ha avuto bisogno di 210 match, Ibrahimovic di 245 e Cristiano Ronaldo di 301. Più 'vicino' al millennial Haaland è Kylian Mbappé, quasi due anni più anziano del 'figlio d'arte' norvegese (papà Alf-Inge ha giocato nel Nottingham Forest, nel Leeds e in quel Manchester City dove potrebbe finire anche Erling), che a quota 100 è arrivato in 180 esibizioni. Andando ancor più nel dettaglio, finora Haaland ha segnato 45 gol in 46 partite con la maglia del Borussia Dortmund, mentre nel Salisbugo ne aveva messi insieme 29 in 27 apparizioni. 20 gol in 66 match tra Molde e Bryne lo score degli inizi della carriera. A completare il quadro i sei centri in sette presenze con la nazionale della Norvegia. Insomma, un mostro, ed ecco perché a Siviglia non stanno dormendo bene.
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