Italia, Mancini cambia la Nazionale: largo ai giovani, obiettivo Qatar

Italia, Mancini cambia la Nazionale: largo ai giovani, obiettivo Qatar
La restaurazione ci sarà. Ma è momentaneamente rinviata. Adesso Mancini, pronto a ringiovanire il gruppo, pensa solo alla qualificazione per il mondiale del prossimo...

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La restaurazione ci sarà. Ma è momentaneamente rinviata. Adesso Mancini, pronto a ringiovanire il gruppo, pensa solo alla qualificazione per il mondiale del prossimo anno. L’Italia deve conquistare subito la promozione, in modo da non passare per i play-off di primavera che tra l’altro sono più scomodi (girone a quattro con semifinale e finale) di quelli del passato (andata e ritorno). Basterà battere la Svizzera il 12 novembre, senza aspettare la sfida di Belfast contro l’Irlanda del Nord del 15 novembre, per andare direttamente in Qatar ed essere tra le prime 10 nazionali d’Europa a centrare l’obiettivo. Le altre 3 usciranno dagli spareggi di fine marzo. Da evitare per non rischiare un’altra figuraccia come lo è stata quella di quattro anni fa contro la Svezia: 0-0, dopo il ko di Solna, proprio a Milano, dove mercoledì sera si è interrotta la straordinaria striscia d’imbattibilità (37 partite) degli azzurri. Tra poco più di un mese, dunque, la gara decisiva all’Olimpico contro la nazionale di Yakin. A Roma giocheranno i più collaudati, i campioni d’Europa per capirsi. Poi comincerà il periodo di prova per quei giocatori che possono entrare nella lista dei convocati per il mondiale. 

Domenica allo Stadium contro il Belgio sarà però possibile capire quale percorso farà l’Italia nei mesi che precederanno l’avventura in Qatar (22 novembre-18 dicembre). Bonucci, squalificato, non ha seguito i compagni a Coverciano. Ma non sarà l’unico titolare a restare fuori. Mancini ha in mente di dar spazio a chi è entrato (bene) in corsa contro la Spagna e a chi è rimasto a guardare. Formazione, dunque, rivoluzionata (pure per tutelare i club): Donnarumma; Calabria, Acerbi, Chiellini, Dimarco; Pellegrini, Cristante, Locatelli; Berardi, Raspadori, Kean (che ieri, però, non si è allenato). Nessun bocciato, ovviamente, anche perché sarebbe escluso il migliore di San Siro, cioè Chiesa. Ma la finalina per il terzo posto va sfruttata. Vanno provati i giovani e in ogni caso le alternative. La Nazionale ha bisogno di freschezza in ogni settore. Si è visto contro la Spagna che ha vinto puntando sul ritmo, sulla velocità e sul pressing, prima ancora che sul possesso palla (addirittura 75 per cento). 

Più avanti sono attesi altri innesti. Aspettando il ritorno di Spinazzola, resta sotto osservazione il centrale giallorosso Mancini. Seguito anche Udogie, fluidificante mancino dell’Udinese e dell’Under 21. Presto vedremo di sicuro Tonali, già battezzato vice Jorginho, e Zaniolo, capace di portare potenza e fisicità in attacco. Dove Immobile si riprenderà il posto contro la Svizzera, ma avrà diversi rivali sulla strada che porta in Qatar. Oltre a Raspadori e Kean, anche Scamacca. E occhio a Lucca, centravanti di 201 centimetri del Pisa: il suo modello è Ibra. I problemi, dopo il trionfo all’Europeo, sono da prendere di petto. A Chiellini è difficile rinunciare, ma bisogna trovare il sostituto: Bastoni è l’erede, ecco perché è stato provato contro la Spagna. A centrocampo Verratti è discontinuo e Jorginho spesso stanco. Davanti, da 6 partite, la scarsa efficacia è il dato più preoccupante: a parte il 5-0 contro la Lituania (5-0), tre 1-1 contro la Spagna e l’Inghilterra all’Europeo e contro la Bulgaria nelle qualificazioni mondiali, lo 0-0 contro la Svizzera e l’1-2 di San Siro contro la nazionale di Luis Enrique. 

Il lavoro di Mancini verso il Qatar ricomincerà proprio dalla Nations League. Il sorteggio della terza edizione a Montreux il 16 dicembre, con 4 gare in programma a giugno e 2 a settembre (la competizione si fermerà proprio per l’appuntamento con il mondiale 2022). Il nostro ct si augura di avere la certezza della qualificazione già a metà novembre per poter sfruttare poi la finestra di marzo (24-29), dedicata ai play-off, per organizzare un paio di amichevoli di primo piano (possibile la rivincita contro l’Inghilterra a Wembley, test saltato per la pandemia; più difficile riproporre invece quello contro la Germania). Altri esperimenti li vedremo a giugno: nella Supercoppa contro l’Argentina e appunto nei 4 match di Nations League.

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Il Mattino