Le mani sulla città. Su Torino, sede della sfida tricolore di sabato sera. Le mani di Buffon, il Gigi Nazionale e quelle di Pepe Reina, lo spagnolo pluridecorato che ha...
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Buffon e Reina, due fenomeni del nostro campionato, osservati sotto la lente d'ingrandimento da due simboli del passato. Taglialatela e Tacconi, punti fermi di azzurri e bianconeri negli anni novanta quando Napoli-Juventus scriveva ancora la storia del calcio italiano. Buffon guida la miglior difesa con 15 reti subite, Pepe comanda la seconda difesa con 19 reti al passivo. Gli azzurri sono quelli che segnano di più, subito dietro ci sono gli uomini di Allegri. Napoli e Juve primi e secondi in tutto, impossibile chiedere di meglio alla sfida verità.Entrambi sono over 30, quattro primavere in più per lo juventino (38 contro le quasi 34), tutti e due hanno esperienza da vendere e trofei da mettere in evidenza.
Il punto di riferimento delle due squadre: Buffon è la Juventus, o la Juventus è Buffon perchè Gigi ne incarna lo spirito e le caratteristiche. Reina a distanza di un anno s'è ripreso Napoli e il Napoli, diventandone il faro, il trascinatore, il capo carismatico essenziale in campo e nello spogliatoio.Due leader che giocheranno in difesa perché il loro compito è quello di evitare guai, sperando e pregando che i propri compagni facciano male all'altro collega. Il destino di Juventus-Napoli dipenderà molto, o in buona parte, dalla luna dei due portieri. Le loro mani si allungano sulla super sfida di sabato sera che vedrà mezzo mondo con gli occhi puntati sullo stadio di Torino. E sullo scudetto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino