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Un'altra partita che l'Avellino non può permettersi il lusso di sbagliare. Un'altra gara contro una pericolante dal rendimento altalenante come il Picerno, capace di vincere in trasferta a Castellammare e a Torre del Greco, che arriva al Partenio con le incognite annesse e connesse al cambio dell'allenatore avvenuto in settimana.
Insomma, il classico avversario da cui diffidare evitando di pensare ad un impegno apparentemente facile anche alla luce dell'opposto periodo di forma che stanno attraversando le due squadre separate in classifica da sette punti: i biancoverdi sono reduci da sette risultati utili consecutivi in cui, dopo l'unica battuta d'arresto di Viterbo contro il Monterosi, hanno raccolto 15 punti; i lucani che negli ultimi quattro turni, dopo aver vinto proprio in casa contro la stessa squadra della Tuscia, hanno raccolto appena due punti pareggiando contro Campobasso e Foggia ma perdendo soprattutto il derby contro il Potenza e la sfida interna contro la Virtus Francavilla. Un ruolino di marcia che rispecchia perfettamente lo stato d'animo con cui alle 17,30, in un Partenio Lombardi che dovrebbe tornare finalmente a superare almeno le tremila unità sugli spalti, Avellino e Picerno si contenderanno una posta in palio dal valore altissimo sia per l'obiettivo primato, che i biancoverdi hanno dichiarato di voler perseguire, che per quello della salvezza, che i calciatori di Colucci vedono come il massimo traguardo stagionale.
Anche per questa ragione sul fronte dei padroni di casa, Braglia ha deciso di rimandare a data da destinarsi esperimenti di formazione ed azzardi tattici.
Aspetto che in realtà riguarda pure altri biancoverdi della rosa tuttora in bilico (Mastalli, Scognamiglio, De Francesco e Plescia su tutti) chiamati nelle prossime sei gare (è compresa pure la prima di ritorno contro il Campobasso) a giocarsi la permanenza in biancoverde anche perché la competizione, all'interno di una rosa che ha finalmente svuotato l'infermeria, si è fatta davvero accesa. Altro aspetto motivazionale, ma stavolta collettivo, che potrebbe giocare a favore di un Avellino chiamato sempre a vincere per recuperare già da stasera un po' di terreno perduto in partenza non solo sul Bari capolista, che domani sarà di scena ad Andria in un derby da tutto esaurito, ma anche sul Palermo, impegnato alle 14.30 in casa contro una Paganese ferita dalla sconfitta interna contro l'Andria della scorsa settimana, sul Francavilla e la Turris, che si affrontano domani in Puglia alle 17.30, sul Catanzaro, che attende la Juve Stabia domani alle 16,00, e il Monopoli che andrà a far visita, sempre domani alle 17.30, al Potenza.
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Il Mattino