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La seconda sconfitta consecutiva scalda gli animi dei tifosi sorrentini della curva sud. Quando la squadra è andata a salutarli dopo il fischio finale dfella gara con l'Aprilia, hanno avuto una sonora reazione: «Andate via», «Venduti», «Fuori la grinta».
Un clima surreale per il Sorrento, capolista a fine girone di andata, superato dalla Paganese, che si allontana in vetta alla classifica con quattro punti di vantaggio dopo le sconfitte con Palmese e Aprilia.
Poi, una serena analisi dopo la sconfitta casalinga con l’Aprilia. «Con queste premesse – sottolinea Maiuri – tutti potrebbero credere che io cerchi degli alibi. Io dico, invece: l’unico responsabile di questo momento povero di risultati positivi sono io. Lasciate in pace la squadra, i calciatori stanno dando il massimo, il Sorrento sta disputando un campionato onorevolissimo e chi pensa che noi molliamo non ha capito con chi ha a che fare. Se ne stessero a casa se credono che la squadra molla, la squadra darà il massimo fino alla fine. Non sono un mago per poter dire se vinceremo il campionato o meno, la squadra farà la sua parte, come la farà il sottoscritto. Io dico: a costruire ci vuole una vita, a distruggere ci vuole un attimo. Questo rientra anche nel sapere comprendere fatti e circostanze del momento».
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Il Mattino