Juventus, Allegri rilancia Chiesa: «C'è da vincere, non chiacchierare»

Allegri: «In questo momento c'è da vincere non da chiacchierare. Contro lo Spezia sembra uno scontro salvezza»
Alla vigilia dello Spezia, l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri perde Chiellini (febbre) ma recupera Morata, conferma de Ligt e Chiesa titolari, chiede ai...

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Alla vigilia dello Spezia, l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri perde Chiellini (febbre) ma recupera Morata, conferma de Ligt e Chiesa titolari, chiede ai suoi più responsabilità - in particolare ai giocatori che subentrano dalla panchina - e soprattutto la prima vittoria in campionato. «Domani ci saranno dei cambi, contro il Milan abbiamo fatto una buona partita a livello difensivo, abbiamo sbagliato troppo tecnicamente nella ripresa. In questo momento non c’è da chiacchierare, c’è da vincere anche perché era da 60 anni che non si partiva così male in Serie A».

 

 

Allegri: «In questo momento c'è da vincere non da chiacchierare»

SFOGO. «Uno sfogo a fine gara posso averlo anche io, non sono di ferro. Anche se sono abbastanza lucido e distaccato. Chi entra dalla panchina deve essere determinante, non possiamo giocare le partita in dieci. Esigo rispetto dai titolari per chi è in panchina e viceversa. È senso di responsabilità».

SZCZESNY-RABIOT. «Non c’è nervosismo, nello spogliatoio è sempre successo. A volte ci sono anche delle scazzottate, anche in allenamento. Ma non è tensione, si lavora verso un unico obiettivo. Rabiot doveva stare due metri dietro, per quello Szczesny si è arrabbiato».

ERRORI. «Se sbagli tecnicamente la paghi: ho rivisto la partita di domenica e abbiamo sbagliato otto palle gratuite a inizio ripresa, in quei momenti serve una buona gestione della palla. Io arrugginito dopo due anni senza panchina? Sono passati due mesi, mi sono riabituato».

OBIETTIVI. «Non ha senso parlarne, l’obiettivo ora è battere lo Spezia, non ne abbiamo vinta una. A guardare la classifica è uno scontro salvezza, bisogna essere realisti».

CHIESA. «Ha qualità straordinarie nel tirare e puntare. Poi ci deve mettere lo smarcamento della palla e la gestione. Se no al 60′ è da buttare via».

 

 

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Il Mattino