Il Milan riparte senza scudetto: polemica social, poi la retromarcia

Il Milan riparte senza scudetto: polemica social, poi la retromarcia
Resettare sì. Ma con cautela. Il battesimo dei raduni è toccato ai campioni d'Italia del Milan e il primo è stato un giorno all'insegna della...

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Resettare sì. Ma con cautela. Il battesimo dei raduni è toccato ai campioni d'Italia del Milan e il primo è stato un giorno all'insegna della chiarezza. È costata tanta fatica e sacrificio lo scudetto appena conquistato e il marketing rossonero che fa? Idealizza una nuova maglia da gioco, all'avanguardia per disegno e cromatura, con grande rilievo per gli sponsor e niente scudetto in petto, sistemato invece sulle maniche. Apriti cielo, il popolo milanista si è ribellato e alle prime ore del giorno, ieri a Milanello, non si mugugnava d'altro in attesa dell'arrivo dei calciatori. Il corto circuito comunicativo è stato spiegato dai dirigenti rossoneri: il disegno della nuova maglia era pronto a marzo, prima della conquista del tricolore, ecco perché alcune ne sono sprovviste. Ma alla prima partita ufficiale il Milan indosserà quella con lo scudetto sul petto. 

Resettare dicevamo. Senza perdere d'occhio un eventuale bis in campionato, che significherebbe seconda stella, l'obiettivo dichiarato in sede di presentazione a Milanello è la Champions, quindi migliorare il cammino della passata edizione che si interruppe alla fase a gironi. Il dt Paolo Maldini dispensa ottimismo, nonostante il Milan sia ancora un cantiere aperto e il mercato tutt'altro che chiuso. «Bisogna voltare pagina e lasciarsi alle spalle feste e vacanze, che sono state meritatissime. Possiamo contare su calciatori dai grandi margini di miglioramento, quindi ci aspettiamo molto in termini di risultati anche nella prossima stagione. Magari essere più competitivi in Europa perché la storia ci impone di pensare in maniera ambiziosa, il traguardo di ognuno dovrà essere quello di progredire a livello di maturità e di consapevolezza. E se vogliamo fare passi in avanti, bisognerà sbagliare poco o nulla perché adesso tutti ci aspetteranno al varco con un atteggiamento diverso».

Se il Milan è stata la prima squadra a radunarsi, lo deve innanzitutto alla pressione di mister Stefano Pioli. «Non vedevo l'ora di ricominciare, mi sento al massimo per entusiasmo e passione». Il tecnico cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno perché è innegabile che la squadra sia incompleta: si sono presentati al raduno in 25 e di questi, 13 sono stati prelevati dalla Primavera. «Per la prima di campionato saremo pronti, certo sarei più contento se avessi da domani la rosa al top ma è anche vero che lavorando ci si può accorgere di cosa manca: aspetto con fiducia il rientro dei nazionali, sono certo che nessuno dei miei abbia raggiunto il massimo del proprio potenziale e quindi occorre lavorare per crescere ancora. Dobbiamo creare possibilità, ciò che abbiamo conquistato in passato ci ha permesso di diventare più consapevoli, bisogna ravvivare la magia che ci ha accompagnato fino a qualche mese fa. Ibra? Lo sento tutti i giorni, spero di poter lavorare presto con lui». 

Pre-raduno della Juventus, che ha iniziato parzialmente il lavoro stagionale nello stesso giorno del Milan: ma quello dei bianconeri è stato un semplice ritrovo, aspettando domenica, quando inizierà la preparazione estiva. Si sono visti alla Continassa alcuni big e molti giovani, un breve allenamento e poi tutti al centro medico per le visite di rito: presenti Chiesa, Zakaria, Danilo, De Sciglio, Arthur e Kean. Concesso un periodo di riposo extra a Vlahovic, che prolungherà le vacanze a Ibiza: l'attaccante sta smaltendo i postumi della pubalgia che ha condizionato negativamente il suo finale di stagione. Atteso per fine settimana Massimiliano Allegri ma soprattutto si attende a breve l'ufficializzazione di Pogba e Di Maria. E domani anche l'Inter tornerà al lavoro: da completare qualche tassello dopo gli arrivi di Onana e Lukaku che stanno spendendo le ultime ore di relax allenandosi in Sardegna. Per ragioni di sicurezza chiuso alla stampa e ai tifosi il centro sportivo interista, ecco perché Marotta e Inzaghi anticiperanno a oggi la conferenza stampa per presentare l'anno che verrà. 

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Il Mattino