Passerà alla storia come il tecnico gentiluomo, definizione che gli calzava a pennello, perché garbo e aplomb erano davvero il suo tratto distintivo. A 81 anni...
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Sono state tante le panchine su cui l'allenatore-gentiluomo si è seduto, lasciando sempre un buon ricordo di sé e facendosi tanti amici: da Piacenza a Napoli - con cui vinse anche una Coppa Italia, ma da calciatore - passando per Genoa. Con i rossoblù liguri, dopo esserne stato una mezzala, cominciò la carriera di tecnico e complessivamente ci lavorò per otto anni, incassando un iniziale grande amore ma anche le contestazioni dei tifosi per una retrocessione e gli acquisti sbagliati, da lui voluti, di Berni e Silipo. Ecco poi Brescia, Pisa (portò i toscani due volte in A e sotto la Torre era amatissimo), Empoli, Lazio, dove il presidente Giorgio Chinaglia gli affidò la squadra ma non centrò la promozione, Ancona e Cremonese, squadra che è stata un altro suo grande amore e che portò in serie A nel 1993 aggiudicandosi anche un altro riconoscimento personale, il Guerin d'oro. Dei grigiorossi Simoni è stato eletto allenatore del secolo, dello stesso club è stato anche presidente e direttore tecnico. L'ultima esperienza in panchina nove anni fa a Gubbio, dove aveva un ruolo dirigenziale ma poi subentrò in panchina al posto dell'esonerato Fabio Pecchia.
Simoni, che non aveva in particolare simpatia la Juve ma che da calciatore aveva militato una stagione ('67-'68) nei bianconeri (11 presenze e nessun gol) se ne va con un record ancora oggi imbattuto: è l'allenatore ad aver ottenuto più promozioni dalla B alla A, ben sette. L'ottava la ottenne dalla C/2 alla C/1 con la Carrarese, nel 1992. A giugno dello scorso anno il ricovero per un malore dal quale non si è mai ripreso, e negli ultimi giorni il suo stato di salute si era ulteriormente aggravato. Dalla famiglia l'annuncio della scomparsa: «Accanto al mister gentiluomo, raro esempio di stile e sobrietà, c'erano la moglie Monica e il figlio Leonardo». Se ne va il volto garbato del calcio, ma anche un tecnico vincente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino