Napoli, l'arte di mister Spalletti: c'è Canova sulla panchina azzurra

Napoli, l'arte di mister Spalletti: c'è Canova sulla panchina azzurra
Hanno ragione quelli che dicono che non ci si deve credere, che il campionato è appena cominciato, che siamo solo all'inizio, che poi a gennaio le squadre di Spalletti...

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Hanno ragione quelli che dicono che non ci si deve credere, che il campionato è appena cominciato, che siamo solo all'inizio, che poi a gennaio le squadre di Spalletti crollano, che nel girone di ritorno l'allenatore solitamente fa la metà dei punti, che ormai la Juve è in ripresa, che a gennaio peraltro ci sta la Coppa d'Africa. Hanno ragione. E infatti qui, dopo la vittoria in scioltezza del Napoli ieri al Maradona, con Ospina spettatore non pagante impossibilitato non solo a procurarsi qualche ferita come è sua abitudine ma proprio per questo incapace di dimostrare alla moglie scippi alla mano che effettivamente gioca ancora nel Napoli e non esce di casa per incontrarsi con la cummara, dopo la vittoria di ieri, dunque, non è il risultato che conta. Né tantomeno la posizione in classifica. Che significa in effetti essere primi dopo sei giornate? Nulla. Lo sappiamo benissimo.

Ma si permetta ai tifosi del Napoli e agli appassionati di pallone in generale di manifestare giubilo e felicità per la metamorfosi vista in campo di calciatori come Fabian e Mario Rui. Il primo trasformato da lezioso damerino in una specie di Peppe o criminale pronto a colpire duro tutto e tutti, se e quando serve, per riportare il pallone nella propria area di competenza e il secondo trasformato da ncazzuso terzino sinistro in ardente tombeur de cross. Cosa abbia fatto Spalletti a questi due non è dato sapere. Si sa invece cosa ha fatto ad Insigne e Koulibaly nominandoli rispettivamente capitano e comandante. Uno adesso guida la squadra, l'altro sul campo i reparti. Insomma, non sarà per sempre e non sarà mai scudetto ma per adesso almeno un applauso a Spalletti per quest'opera di ammaestramento del marmo seconda solo al Canova glielo possiamo fare o no? 

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Il Mattino