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Luciano Spalletti mette in chiaro le cose: non vuol sentir parlare di altro se non di Cremonese. «Ho troppi motivi per pensarci senza disperdere attenzioni che ci serviranno domani. Ci hanno eliminato dalla Coppa Italia, non lo abbiamo dimenticato, hanno qualità» ha detto subito il toscano in conferenza. «Ci siamo rimasti male in Coppa Italia: ci serviva quella competizione per mostrare quanto sia forte tutta la squadra a disposizione, era per quelli che ho fatto giocare meno. Abbiamo una rosa che se lo poteva permettere. Domani c’è da mettere anche questo sul conto che bisogna presentargli, ci hanno fatto girare le scatole quella sera».
«All’andata abbiamo vinto con un largo vantaggio, ma si è decisa nel finale. A loro non sfuggono mai le partite di mano, è difficile metterli ko perché hanno continue reazioni. Sanno difendersi, sanno ripartire palla a terra, hanno anche il gioco lungo sull’attaccante» ha continuato Spalletti. «Per noi è una partita fondamentale perché quando ti chiami Napoli ci sono scontri diretti o partite assolutamente da vincere. Questa lo è. Tutte le attenzioni saranno per questa gara, spero che anche il pubblico riesca a vivere il momento, abbiamo bisogno di loro senza fare previsioni». E a chi va oltre: «Il mio contratto in questo momento è un minuscolo dettaglio all’interno di una grandissima occasione.
Una partita con il Maradona ancora pieno: «Lo stadio pieno mi emoziona. Viene fuori un clima sempre bellissimo e troviamo un vantaggio nei tifosi, ci trasferiscono entusiasmo se partecipano alle nostre partite. Per come è fatta la squadra ha bisogno della città. Saperli in festa mi rende felice, mi dispiace ancor di più non averli a Sassuolo la prossima settimana». Per Spalletti fare calcoli è impossibile: «Anche io non mi sarei aspettato questo vantaggio importante al termine del girone d’andata, ma nessuno se lo sarebbe aspettato. Non sono mai stato bravo a fare conti. Ma quando sento parlare di quante vittorie mancano, dei punti che basterebbero…mi dicono che basterebbero tredici partite da vincere per lo scudetto. Ma vi sembrano poche? Chi ce le regala queste partite?»
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