Lo scudetto è sfumato, sogno di una notte di mezza primavera, ma la qualificazione Champions ora è d'obbligo. Il Napoli torna con i piedi per terra e anche i tifosi con la squadra, ma sin dal primo giorno di questa stagione il club e l'allenatore Luciano Spalletti non avevano mai avuto dubbi nel tracciare la strada: «L'obiettivo è riportare il club in Champions League». Un obiettivo sportivo sì, ma anche e soprattutto economico: il Napoli manca dalla Champions da agosto del 2020 (quel match di ritorno contro il Barcellona rimandato per la pandemia) e anche le casse del club non possono permettersi ulteriori assenze. 

Il covid, il monte ingaggi cresciuto a dismisura, gli acquisti effettuati e ancora non ammortizzati del tutto (Lozano e Osimhen sono stati gli acquisti da record per spesa della storia azzurra), le casse del Napoli necessitano la Champions ma anche di un buon piazzamento in campionato. Quanto vale arrivare tra le prime quattro? Dando per scontato che Milan e Inter si divideranno le prime due posizioni, al momento Napoli e Juventus sembrano le squadre più accreditate per completare il quartetto: 12,7 i milioni che vanno al terzo in classifica in Serie A, poco meno (10,6) quelli che finiscono nelle tasse del quarto in graduatoria. Cifre di poco distanti che diventano però sostanziose se si pensa a quanto arriverebbe dall'Europa.

Sì, perché sono i soldi della Champions a fare la differenza. 15,64 milioni di euro arriverebbero già solo per la qualificazione, a cui aggiungere come minimo 5 milioni derivanti market pool ulteriore. A questa cifra, già importante, va poi aggiunta la quota legata al ranking decennale/storico che interesserebbe la squadra di Spalletti. Da far salire ancora poi durante il girone di qualificazione del prossimo anno grazie ai risultati in campo e ai ricavi da botteghino per le tre gare casalinghe, un fattore importante se si pensa che dal prossimo anno le partite europee torneranno - si spera stabilmente e senza ulteriori problemi - al 100% in presenza. Per Aurelio De Laurentiis significherebbe così accogliere una cifra tra i 30 e i 40 milioni di euro nel peggiore dei casi, una cifra di rilievo per un club che ha chiuso l'ultimo bilancio con un passivo da quasi 60 milioni.