Ogni volta che vedo il Napoli ai vertici del calcio penso sempre che lassù non è un caso che il cielo sia azzurro. E non nerazzurro, attenzione!!! Prima di questa sfida secondo...
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E poi la classifica parla chiaro, quest'anno il Napoli operaio funziona. Lo so che qualche avversario si dispiace, ma vi dovete stare!!! Per quanto riguarda poi la parola violenza: Napoli è sempre stata una città ospitale e tollerante, e di questo ne hanno abusato tutti. Forse perché durante i suoi quasi 3000 anni di storia ha visto molte dominazioni: greci, normanni, aragonesi, milanisti, interisti e juventini. In altri posti del mondo fin da subito ai concittadini viene inculcato il valore della conquista, ma a Napoli no, il napoletano per natura è contrario al combattimento, è portato alla moderazione: «Guagliu' ma che so' 'sti ccose... ce cunuscimme 'a piccerille... simm' crisciuti assieme!».
Quando si esagera parlando di Insigne che dopo il gol a Verona istiga con il suo atteggiamento alla violenza, voglio ricordare che noi napoletani nella storia siamo culturalmente contrari all'aggressività. Siamo conosciuti per le 4 Giornate di Napoli: inizialmente dovevano essere tre, poi la sera del terzo giorno si pensò: «Ormai ce truvammo ccâ, invece 'e parti' n'ta nuttata durmimm' primma e po' dimane 'a mmatina ce mangiamm' 'na cosa e a stomaco pieno verimme che s'adda fa'...».
Siamo passati da Masaniello a Maradona dalla rivoluzione napoletana... alla rivoluzione di Sarri.
Quindi la partita Napoli Inter non è una battaglia!!! Non deve essere vista con timore ma con sportività. Anche perché poi, amici miei, riflettete: l'allenatore dell'Inter si chiama Mancini, ma proprio «mancini»... e noi a Napoli siamo abituati con i «sinistri»... Noi coi sinistri a Napoli amm' semp' fatt' 'e sorde! La tradizione! Leggi l'articolo completo su
Il Mattino