Ci sarebbe una voglia matta di fare turnover, magari a piccole dosi, soprattutto in difesa, dove giocano sempre gli stessi da inizio anno. Ma anche contro la Lazio non sarà...
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La Coppa Italia è come lo spread, un indicatore di crisi. Il Napoli negli ultimi anni l'ha snobbata, come i quadri alti snobbano la mensa aziendale. L'ultimo trionfo nel 2014 con Rafa Benitez in panchina. Lo scorso anno è stato proprio il Milan di Gattuso a eliminare gli azzurri ai quarti di finale (2-0) a San Siro e con Sarri in panchina solo una volta gli azzurri sono arrivati alle semifinali. Se un tempo poteva sembrare un brodino, oggi diventa l'occasione quasi unica per festeggiare qualcosa e nobilitare (salvare?) la stagione. Il ritardo dalla zona Europa League ha reso ancora più appetibile lo sbocco che offre la Coppa Italia. Una manifestazione che è un'ottima palestra per consentire di strappare un sorriso. D'altronde, la Coppa Italia è l'ultima frontiera del grande calcio in chiaro.
È una gara ad alta tensione, perché sono attesi diverse centinaia di tifosi della Lazio per la gara di domani sera. Inzaghi farà respirare qualche tifolare anche perché domenica è atteso dal derby della Capitale con la Roma. Quel che appare certo è il rientro di capitan Lulic, ieri regolarmente sul terreno di gioco. Ha rifiatato per l'intera settimana, ha sfruttato il turno di squalifica in campionato per rimettersi in sesto e smaltire ogni problema fisico. Torna a disposizione Correa, già in panchina con la Sampdoria dopo un solo allenamento in gruppo (venerdì pomeriggio). Il Tucu ha smaltito l'affaticamento al polpaccio, però dovrebbe essere preservato in Coppa per tornare titolare nel derby. A Napoli probabile conferma della coppia Immobile-Caicedo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino