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Diciassette milioni più tre di bonus: questa la cifra spesa dal Napoli per acquistare Stanislav Lobotka dal Celta Vigo nel gennaio del 2020. Dopo un anno, il cartellino del calciatore si è deprezzato: secondo il Cies, l'osservatorio sul calcio che collabora con la Fifa, il valore lo slovacco è tra i 10 ed i 15 milioni, con una sensibile oscillazione al ribasso. Eppure, Lobotka è stato quel mediano lungamente inseguito dalla società azzurra e dal ds Giuntoli. Il faro tanto atteso, l'uomo che poteva essere il nuovo Jorginho, potendo, in aggiunta, giocare anche sul lungo oltre che sul breve. Nei fatti, però, questo upgrade ha stentato ad arrivare, come testimoniano i dati sul valore del mediano. La partita contro il Granada è stata, poi, la goccia che ha fatto traboccare il già ciondolanti vasi dei social e della critica.
Granada-Napoli, il vuoto di Lozano e la vittoria della noia
TANTI PASSAGGI, MA...
Nei 66 minuti nei quali è stato in campo nel match di Europa League, Lobotka ha completato 72 passaggi, stando ai dati raccolti dal database di InstatScout.
MANCA LA FIDUCIA
Con 515 minuti in campo, Lobotka è solo il ventesimo calciatore del Napoli per utilizzo in questa stagione. Sasha Huet Baranov, membro della FairSport Agency che cura gli interessi del mediano, evita ogni polemica: «Quando arriveranno 2-3 vittorie consecutive, tornerà la fiducia che serve, al nostro assistito ed a tutta la squadra. Seguiamo Lobotka da tanti anni, ha voluto fortemente questa esperienza a Napoli e si allena duramente ogni giorno per mostrare le sue qualità. Stanislav sa bene che non sta rendendo al suo massimo livello: non è un problema di condizione. Si tratta solo di trovare maggiore continuità e fiducia». Quando mancano i meccanismi giusti, però, diventa tutto più complesso. «Stiamo parlando di un ragazzo che può dare geometrie importanti alla squadra. Il Napoli, però, è stato bersagliato da tantissimi infortuni: ovvio che questo incide. E senza risultati viene anche a mancare la fiducia: basta un piccolo sprint anche per ritrovare il miglior Lobotka». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino